«Quando il 10 marzo abbiamo appreso la notizia delle rimozione, non troppo rispettosa, dei cavallini installati dall’artista sardo Costantino Nivola nel playground sulla West 91th Street avevamo immediatamente provveduto a interloquire con il Ministero, al fine di sollecitare un tempestivo intervento. Intervento avvenuto che ha, fortunatamente, smosso le acque a livello internazionale e spianato la strada per un’equa soluzione».
Sono queste le parole del consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che aggiunge: «Nel 1962 lo scultore sardo, originario di Orani, Nivola, insieme all’architetto Richard Stein, realizzò nell’Upper West Side uno spazio ricreativo all’ombra delle Stephen Wise Towers con una fontana, un gruppo di cavallini in cemento, un bassorilievo e un muro di graffiti con l’obiettivo di riqualificare l’area».
Sono queste le parole del consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che aggiunge: «Nel 1962 lo scultore sardo, originario di Orani, Nivola, insieme all’architetto Richard Stein, realizzò nell’Upper West Side uno spazio ricreativo all’ombra delle Stephen Wise Towers con una fontana, un gruppo di cavallini in cemento, un bassorilievo e un muro di graffiti con l’obiettivo di riqualificare l’area».
Prosegue il collega Ignazio Manca, responsabile regionale del dipartimento Cultura della Lega: «Un’opera che merita di essere tutelata e valorizzata, non certamente vandalizzata come rischiava di avvenire».
«Per questo – conclude Dario Giagoni – siamo abbastanza soddisfatti del primo risultato ottenuto dalla Fondazione a seguito delle prime interlocuzioni. Vigileremo affinché si arrivi a una definitiva conclusione e, qualora le cose non dovessero andare come sperato, la Sardegna è sempre pronta ad accogliere queste straordinarie opere di un suo figlio tanto illustre.»
«Per questo – conclude Dario Giagoni – siamo abbastanza soddisfatti del primo risultato ottenuto dalla Fondazione a seguito delle prime interlocuzioni. Vigileremo affinché si arrivi a una definitiva conclusione e, qualora le cose non dovessero andare come sperato, la Sardegna è sempre pronta ad accogliere queste straordinarie opere di un suo figlio tanto illustre.»
Antonio Caria