«Chiusi in casa con l’unico sfogo diviso tra cibo e social media era necessario reinventare un set dove poter affrontare e possibilmente dissipare l’angoscia che la rapidità con cui si sono palesate le restrizioni stava facendo salire in tutti noi. Gli oggetti che compongono la casa diventano soggetti utili per definire quei giorni.»
Così racconta Giovanni Coda. Sono i giorni del primo lockdown di due anni fa esteso a tutta l’Italia in cui l’obbligo di restare a casa a causa del dilagare della pandemia di Covid-19 avrebbe segnato la storia della nostra esistenza. Ma gli artisti hanno la capacità di trascendere la sofferenza, esorcizzare e trasformare il malessere causato dall’isolamento in un nuovo strumento di comunicazione. Così ha fatto Giovanni Coda, artista di grande sensibilità, regista pluripremiato nel mondo e fotografo. In quei giorni di quarantena forzata ha dato vita, insieme a Carla Pisu, al Collettivo NostraSanctissima, incrementando notevolmente la sua produzione fotografica, che affianca a quella cinematografica, attraverso potenti immagini che virano verso atmosfere surreali dal forte potere evocativo, oggi visitabili grazie alla nuova installazione fotografica dal titolo “NostraSanctissima – Giovanni Coda Exposition”, composta da circa trenta opere realizzate durante il periodo di isolamento nel mese di marzo 2020. La mostra, a cura di Roberta Vanali, critica e curatrice d’arte contemporanea, sarà inaugurata a Cagliari giovedì 3 febbraio, alle 18.30, al Temporary Storing della Fondazione per l’Arte Bartoli Felter, in via 29 Novembre 1847 n. 3, e l’11 marzo a Nuoro, nella Galleria d’arte Mancaspazio. Ingresso libero con super green pass.
Fotografo, scrittore, videoartista e regista, Giovanni Coda, classe 1964, ha all’attivo oltre 50 opere video, numerose serie fotografiche e progetti installativi esposti in Italia e all’estero. Vanta collaborazioni con artisti, musicisti e scrittori. Lo scorso anno (2021) in occasione del trentennale della sua carriera artistica ha presentato al pubblico la mostra antologica “Giovanni Coda – 30 Exposition”, un viaggio nell’anima lungo trenta decadi tra i suoi scatti fotografici, opere di video-arte e film, e la sua nuova opera cinematografica “Storia di una lacrima”, già pluripremiata nei festival più prestigiosi internazionali.