«Ciò che e accaduto è l’ultimo atto di un disegno industriale deciso due anni fa da un management che in tutto questo tempo ha soltanto usato i lavoratori per un fine becero calpestandone i diritti e pregiudicando, speriamo non irrimediabilmente, il loro futuro. La malafede dei soci della compagnia viene confermata da quanto accaduto stamattina, quando durante il corso dell’assemblea sia il ministero dei Trasporti che quello dello Sviluppo economico hanno invitato i soci ad evitare di prendere qualunque decisione prima di sedersi ad un tavolo che è stato convocato per domani mattina. Un tavolo al quale parteciperanno soltanto il governo e la Regione Sardegna perché Air Italy aveva troppa fretta di sbattere la porta, di andarsene senza ripensamenti, come era stato già programmato.»
Il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vice presidente della commissione Trasporti, interviene sulla drammatica notizia della messa in liquidazione della compagnia aerea con circa 600 dipendenti al lavoro nella base di Olbia.
«La nomina di Roberto Spada, esperto di fusioni e acquisizioni societarie, a presidente di Air Italy di qualche mese fa, era la prova lampante che qualcosa di grave stava accadendo, come avevo dichiarato durante un Consiglio comunale aperto alla fine dell’anno scorso ad Olbia – aggiunge Roberto Li Gioi -. Soltanto due anni fa Air Italy aveva annunciato pomposamente l’acquisto di 50 nuovi aeromobili e l’assunzione di diecimila dipendenti, quindi i 360 milioni di euro di buco in due anni non possono essere frutto di incapacità ma bensì di una volontà vigliacca di arrivare alla soluzione che è stata cristallizzata oggi.»
«A questo punto tutte le società del gruppo Alisarda e Meridiana devono farsi carico di questa situazione disperata garantendo continuità lavorativa alle professionalità di alto livello che oggi sono state messe sulla strada. Un appello che rivolgo anche alla Geasar, la società che da 40 anni gestisce l’aeroporto di Olbia i cui bilanci hanno sempre dimostrato grande solidità finanziaria – conclude Roberto Li Gioi -. È necessario l’impegno di tutti per non compromettere seriamente il futuro del tessuto economico olbiese e di gran parte della Gallura.»