La cooperativa San Pasquale di Nulvi, guidata dal presidente Antonello Ruzzu, ha ospitato un incontro tra allevatori, e allevatrici, Istituzioni locali e operatori di settore per informare tutti, in maniera corretta, sul tema legato al diffondersi dell’epidemia del virus Lingua Blu.
«Viviamo un momento diversa rispetto al 2000, quando registravamo 250mila capi morti. Ben al di sotto, siamo curva a 5.500 ad oggi – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta -. Questo territorio, l’Anglona e in generale il nord ovest sardo, ancora presenta una situazione gestibile. La adesione c’è, è presente: cerca collaborazione, vuole interagire con i primi attori sulla scena, allevateici e allevatori di Sardegna. Se attiviamo il protocollo sanitario stabilito, possiamo arginare il virus. Ci siamo uniti per la prima volta fra assessorati dell’Agricoltura e della Sanità, la volontà è piena. Agiamo convinti su aziende con resistenze alla vaccinazione: serve cambio di passo, vaccinazioni massive su agnelli e pecore, già da febbraio e marzo con vaccino che sia a disposizione proprio in quei mesi. Ne dobbiamo uscire. Abbiamo un enorme patrimonio di ovini, serve agire. A disposizione metteremo veterinari ASL e di Laore. Non sono i primi anni 2000, ora è il Piemonte che ci chiede vaccini, a loro manca anche quello per il sierotipo8.»
«La diffusione è nazionale – ha concluso Gianfranco Satta -. Ancora: non c’è un blocco sulla movimentazione dei capi bovini, è limitata solo ai capi colpiti non all’intero allevamento. Sul tema: è disponibile quello sierotipo8 per i bovini al costo di circa 5 euro, in quanto considerato Aiuto di Stato. I ristori saranno dati solo a chi darà disponibilità a vaccinare e certificherà tutto: diamo un segnale di buon senso. Al momento è in corso la liquidazione dei ristori, fermi, dal 2022 e 2023 per una somma di 187 euro a capo: cifra che andrà rivista, valuteremo insieme alle Associazioni di categoria per un giusto riconoscimento. Invito tutti inoltre ad acquistare i repellenti con fattura: già recuperati circa 700mila euro, chiederemo supporto ai Comuni in fase di erogazione ristori in tal senso ma servono le pezze giustificative. Misure che mettiamo in campo. Ripeteremo gli incontri: serve far arrivare alle aziende informazioni corrette per massimizzare l’efficacia delle azioni. Non facciamoci trovare impreparati. Dobbiamo uscirne. Insieme.»
Antonio Caria