Anche quest’anno è stato celebrato il 4 novembre, giorno dedicato alle Forze Armate. Nel 1918 si concluse il primo conflitto mondiale con milioni di vittime e per questo il 4 novembre assume oggi più che mai un significato profondo.
Oggi i conflitti che affliggono il pianeta sono diversi e le tensioni sono sempre alte. A tal proposito, Papa Francesco più volte ha posto l’accento sui vari conflitti che agitano la comunità internazionale. Non si può evitare di fare una riflessione sulla situazione internazionale e sulla preoccupante evoluzione dei vari conflitti.
Oggi più che mai il 4 novembre è una data che deve farci riflettere, la prima guerra mondiale deve essere un monito per le generazioni future e, soprattutto, per i giovani che non devono dimenticare quante vittime sono state sacrificate per la patria e la libertà, valori che non possono essere disconosciuti.
Quest’anno le manifestazioni per il 4 Novembre si sono svolte sottotono, a causa del Coronavirus, ma la pandemia in atto non ha impedito di rivolgere sempre un pensiero e, soprattutto, un rinnovato riconoscimento, a quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà.
Armando Cusa