«In questo periodo di grave crisi sanitaria, ma anche economica e sociale, purtroppo stiamo assistendo al solito gioco delle spartizioni per l’individuazione dei tre rappresentanti sardi, dove “pesi e misure” dei grandi elettori sono definiti dai partiti, dalle correnti e dai ruoli. Pur sapendo che questo è sempre avvenuto, la prassi vorrebbe due rappresentanti della maggioranza e uno dell’opposizione, questa volta vorremmo che il Consiglio regionale della Sardegna attribuisse un significato non solo politico alla sua scelta, ma anche, e soprattutto, di ringraziamento e solidarietà a quelle categorie di cittadini che da due anni si trovano in prima linea nella lotta alla pandemia con grande sacrificio e abnegazione.»
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Liberi e Uguali Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco che sottolineano come «due delegati sardi debbano essere scelti tra un sindaco e un operatore della sanità della Sardegna. Un giusto e tangibile riconoscimento della politica al sistema degli Enti locali e della Sanità che va oltre i ringraziamenti e le pacche sulle spalle, ma che riconosce il lavoro e l’impegno, spesso mal pagato e non adeguatamente riconosciuto, svolto dai sindaci e da tutti i medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, amministrativi e volontari, della sanità sarda».
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Liberi e Uguali Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco che sottolineano come «due delegati sardi debbano essere scelti tra un sindaco e un operatore della sanità della Sardegna. Un giusto e tangibile riconoscimento della politica al sistema degli Enti locali e della Sanità che va oltre i ringraziamenti e le pacche sulle spalle, ma che riconosce il lavoro e l’impegno, spesso mal pagato e non adeguatamente riconosciuto, svolto dai sindaci e da tutti i medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, amministrativi e volontari, della sanità sarda».
Antonio Caria