Rafforzamento. Sarà questo il faro che per i prossimi quattro anni dovrà illuminare il percorso del nuovo direttivo di Confcooperative provinciale Cagliari, eletto oggi con la proclamazione a presidente di Fabio Onnis, che resterà in carica dal 2024 al 2028. Un programma importante, che punta a consolidare la gamma complessiva dei servizi da offrire alle imprese associate, specie in funzione delle attuali normative come ad esempio quella del rinnovato codice degli appalti, accrescere gli strumenti di sistema come l’accesso al credito attraverso i consorzi di garanzie e fidi e rinsaldare l’attenzione su temi, come quelli della sostenibilità ambientale ed energetica e del sociale, per i quali il mondo della cooperazione ha sempre avuto un’attenzione particolare. Il confronto, nel corso dell’assemblea elettiva tenutasi oggi a THotel di Cagliari sul tema: “Ci prendiamo cura del nostro Paese – Connettiamo cuori e imprese”, ha fatto emergere, nel solco già tracciato dallo storico presidente Roberto Savarino scomparso nel 2020 e ricordato con un video e l’intitolazione di una borsa di studio andata ai 5 studenti più meritevoli tra i figli dei soci, la necessità di rafforzare la collaborazione tra le imprese associate puntando a potenziare e creare filiere diverse che si sostengano tra loro.
«La crisi globale di questi anni, pur lasciando ferite profonde, ha eroso ma non cancellato e le nostre cooperative, grazie ad un sistema capace di reggere alle difficoltà congiunturali, sono riuscite ad andare avanti senza licenziare – sottolinea Fabio Onnis, 46 anni, pedagogista clinico e mediatore familiare, neo eletto presidente di Confcooperative provinciale Cagliari e dal 2016 presidente regionale di Confcooperative Sardegna -. Un segnale importante di quanto non solo a parole ma nei fatti, la persona rappresenti il vero capitale e la vera forza di Confcooperative. Abbiamo numeri in risalita che fanno ben sperare per il futuro: dal 2021 al 2023 hanno aderito a Confcooperative Cagliari circa 51 nuove cooperative la maggior parte delle quali erano già esistenti ma non aderivano ad alcuna associazione e il fatto che abbiano sentito l’esigenza di affidarsi al nostro mondo non può che confermare che siamo sulla strada giusta. Oggi Confcooperative Cagliari, con 235 cooperative e quasi 5.000 soci che generano una forza lavoro pari a circa 7.000 occupati e un fatturato di 161.674.596, rappresenta da sola la metà delle nostre cooperative presenti in tutta la Sardegna. Numeri che comprendono imprese di freschissima costituzione con alcune start-up formate non solo da giovani ma anche da ex dipendenti che hanno rilevato le imprese nelle quali si erano formati, unite a realtà storiche come la Cantina di Monserrato che proprio nel 2024 celebrerà i 100 anni di storia. Il nuovo direttivo, che rappresenta tutti i settori e dove come sempre c’è massima attenzione alla parità di genere e al ricambio generazionale, dovrà confrontarsi con sfide diverse e con un mondo imprenditoriale in continua evoluzione. La politica regionale con la prossima Giunta dovrà tener conto di questo e del fatto che i tempi della burocrazia nella maggior parte dei casi non collimano con quelli delle imprese.»
Il settore che è cresciuto maggiormente è quello del sociale che ha un fatturato di 65.037.510 euro, 103 cooperative e 850 soci; a seguire i servizi con fatturato 34.223.297 euro, 45 cooperative e 430 soci; cantine, fatturato 27.464.789 euro, 6 cooperative e 1.090 soci; ortofrutticolo, fatturato 18.089.436 euro, 4 cooperative e 260 soci; pesca, fatturato 6.917.794 euro, 37 cooperative e 509 soci; turismo e cultura, fatturato 3.671.539 euro, 22 cooperative e 149 soci; sanità, fatturato 1.977.888 euro, 2 cooperative e 247 soci; lattiero caseario, fatturato 1.461.869 euro, 1 cooperativa e 33 soci; mutue, fatturato 812.800 euro, 2 cooperative e 859 soci; consumo, fatturato 746.739 euro, 2 cooperative e 50 soci; edilizia/abitazione, fatturato 105.739 euro, 2 cooperative e 338 soci; Banca di Credito Cooperativo di Cagliari, fatturato 221.957.000 euro e 3.055 soci.