Nella Giornata della Memoria, mercoledì 27 gennaio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presenza delle massime autorità ha presenziato alla commemorazione, mettendo in risalto il significato della Shoah.
A distanza di 76 anni, la memoria di quanto accaduto e perpetrato dalla follia nazista, Sergio Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza del ricordo e, soprattutto, l’importanza della democrazia e della Repubblica.
La memoria di oggi, ha rimarcato Sergio Mattarella, è una memoria che viene sentita in tutto il mondo e sta a noi ergerci a difensori di della Democrazia.
I giovani oggi più che mai sono i veri vessilliferi della libertà e della Democrazia, a loro va idealmente il testimone per proseguire il percorso di libertà, sviluppo, un impegno fattivo per ribadire la fraternità fra i popoli. Mai più dovrà a cadere quanto è successo.
Lo sterminio degli Ebrei è un’infamia che non può essere dimenticata con Auschwitz e gli altri 42.000 campi di concentramento.
Per non dimenticare e senza infingimenti siamo tutti chiamati a fare quadrato attorno alla Democrazia.
Anche Papa Francesco non ha mancato di porre in evidenza la tragedia della II Guerra Mondiale, invitando tutti a non cedere alle false chimere di un incantesimo della potenza, che porta soltanto alla perdizione e a falsi miti.
La commemorazione del 27 gennaio ha un valore intrinseco che richiama tutti noi ad impegno ancora maggiore a salvaguardia delle Istituzioni.
Armando Cusa