Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto il suo saluto di fine anno agli italiani.
Un discorso improntato ad una profonda riflessione, incentrata soprattutto su tutto quanto è accaduto nel corso dei dodici mesi, che difficilmente potrà essere dimenticato.
Sergio Mattarella ha evidenziato cosa è stata la Pandemia e si è soffermato sul post-Covid. Il Capo dello Stato ha richiamato alla coesione del Paese, sul “tempo di costruttori”.
Il punto fondamentale del suo discorso ha riguardato Pandemia, evento che ha tracciato uno spartiacque nella quotidianità, laddove le certezze che avevamo sono state messe in discussione, ma – ha aggiunto Sergio Mattarella -, dobbiamo riappropriarci delle nostre visite.
L’Italia ha pagato un prezzo altissimo, ma Sergio Mattarella invita tutti a non farsi aggredire dalla paura e, riferendosi al piano di vaccinazione, ha rimarcato che è necessaria una svolta.
Quello del Presidente è stato il suo ultimo discorso, perché nel 2021 termina il suo mandato settennale ed il suo auspicio è che ci sia una continuità nel condurre per mano gli Italiani verso un approdo sicuro, laddove sviluppo sociale e diritti per tutti, vengano salvaguardati, unitamente all’inclusione totale.
Per il Capo dello Stato è fondamentale anche il ruolo dell’Europa, chiamata a fare la sua parte in un contesto continentale ancora più vasto e gli ultimi finanziamenti dimostrano che nell’emergenza globale che stiamo attraversando, l’Europa è presente, per accendere una concreta speranza per un nuovo sviluppo.
Armando Cusa