Il rilancio delle terme come “ripartenza” per il territorio dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas è stato al centro della riunione programmatica che si è tenuta a Palazzo Sciuti a Sassari. Il sindaco di Santa Maria Coghinas Pieruccio Carbini insieme all’assessore Antonio Masia, hanno incontrato l’amministratore straordinario Pietro Fois, la dirigente architetta Vittoria Loddoni, e il presidente dell’Unione dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas Giovanni Ligios per vagliare congiuntamente possibili soluzioni al fine di riaprire le Terme di Santa Maria Coghinas. Una decisione importante che arriva dopo il consenso e nulla osta dell’Unione dell’Anglona e Bassa valle del Coghinas alla richiesta del comune di Santa Maria Coghinas di concessione relativa al complesso termale “Casteldoria Terme”, comprensivo del comodato dello stabilimento termale ubicato nel comune di Santa Maria Coghinas, attualmente di proprietà della provincia di Sassari.
Con l’incontro di oggi si vuole perseguire la riapertura della struttura termale in tempi rapidi: sono state vagliate ipotesi e soluzioni sia in termini gestionali che economici.
«Abbiamo studiato in sinergia soluzioni che puntino a mantenere le risorse del territorio vicino alle nostre comunità – ha ribadito il sindaco di Santa Maria Coghinas Pieruccio Carbini -. Qualsiasi percorso che intraprenderemo lo faremo con l’obiettivo di valorizzare un bene inestimabile e al tempo stesso utilizzarlo per potenziare l’economia turistica e le conseguenti ricadute positive sul territorio. Devo constatare che la provincia di Sassari e l’Unione dei comuni dell’Anglona si sono resi subito disponibili nel condividere un percorso che vuole destinare le risorse nel territorio e per il territorio.»
«La volontà dell’Ente – spiega l’amministratore straordinario Pietro Fois – è quella di riaprire lo stabilimento termale che con una gestione locale, in mano al Comune, potrà garantire maggior controllo, affidabilità e interventi in tempi celeri. Ci ha fatto molto piacere constatare la volontà politica condivisa da tutti i comuni che rientrano nel territorio dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas. Restituire questa struttura al territorio significa rilanciare l’economia e dare importanti risposte occupazionali.»
«La risorsa termale è di fondamentale importanza per tutto il territorio dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas – ribadisce il presidente dell’Unione Giovanni Ligios -. Dobbiamo procedere celermente per individuare le soluzioni ideali atte a garantire quanto prima il ripristino dei luoghi e soprattutto l’utilizzo condiviso dell’acqua, la vera ricchezza del territorio per troppo tempo inutilizzata.»
Antonio Caria