«Un primo passo, fondamentale per il futuro della Sardegna, dal quale dobbiamo saper cogliere principi e fini, concretizzandoli in una programmazione di sviluppo e crescita»: sono le parole di Coldiretti Sardegna al primo via libera all’unanimità del Senato al disegno di legge che riconosce in Costituzione il principio di insularità.
«Il voto all’unanimità è frutto di un lavoro di squadra che parte e si concretizza in Sardegna, che ha coinvolto tutti i livelli istituzionali dalla Regione al Parlamento con il contributo dei partiti politici – sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. È uno dei pochi esempi in cui si discute dei contenuti e si portano avanti gli obiettivi senza interpretazioni e strumentalizzazioni di parte e dove si raggiunge un obiettivo che porterà benefici a tutta l’economia sarda che ha sempre subito l’insularità non riuscendo mai a trasformarla in vantaggio. Ringraziamo tutta la politica indistintamente, il Presidente, la Giunta ed i consiglieri regionali e tutti gli onorevoli che ci rappresentano in Parlamento. In particolare l’onorevole Michele Cossa, presidente della Commissione per l’insularità, ma soprattutto il compianto Roberto Frongia, che ha guidato il Comitato promotore sull’insularità, e ci ha lasciato come suo ultimo regalo questo grandissimo risultato per tutta l’Isola nel segno dell’unità.»
«Questo riconoscimento dovrà essere riempito di contenuti perché è essenziale per l’economia della Sardegna e per l’agroalimentare sardo – aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba -. L’insularità fino ad oggi è stato per il mondo agricolo un handicap, uno svantaggio competitivo, con un aggravio dei costi rispetto ai competitor sia in entrata (con acquisto di materie prime, concimi, ecc.) che in uscita nella vendita dei propri prodotti. Non solo. Sulla linea dei freschi la Sardegna è messa quasi fuori gioco a causa sempre dei tempi che in questo caso sono un fattore inesorabile.»
Antonio Caria