La commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità ha approvato, con votazione unanime, la risoluzione per chiedere «alle istituzioni europee di adeguare le norme in materia di aiuti di Stato, alle particolari esigenze delle regioni insulari».
«Nella sostanza – ha dichiarato il presidente Michele Cossa (Riformatori sardi) – puntiamo ad ottenere l’inserimento dell’insularità tra i criteri che consentono di derogare le norme comunitarie che regolano gli aiuti concessi alle imprese.»
La risoluzione, che sarà portata all’esame dell’Assemblea, impegna il presidente della Regione e la Giunta «a richiedere al governo nazionale di attivarsi presso le istituzioni europee per adeguare le norme in materia di aiuti concessi dagli Stati alle particolari esigenze delle regione insulari, anche attraverso l’inserimento dell’insularità tra i requisiti derogatori previsti dall’articolo 107, paragrafo 3, del TFUE e con riferimento ai regolamenti di esenzione per categoria, alla definizione della carta per gli aiuti a finalità regionale e con ogni altra misura utile».
Il documento – che in premessa fa anche riferimento «all’impegno unitario per superare gli svantaggi derivanti alla Sardegna dalla sua condizione di insularità» manifestato, nel corso delle diverse audizioni dagli ex presidenti della Regione e dai Parlamentari eletti nell’Isola – impegna inoltre l’esecutivo regionale «ad avviare, all’interno degli strumenti previsti dall’Unione europea, delle forme di cooperazione rafforzata idonee a compensare gli svantaggi con le altre regioni insulari europee, quali la Regione siciliana, la Collettività della Corsica, la comunità autonoma delle Baleari, la Periferia di Creta, la Periferia dell’Egeo settentrionale, la Periferia dell’Egeo meridionale, la Periferia delle Isole Ionie».
La commissione speciale per l’insularità ha inoltre programmato un’altra serie di audizioni con gli Europarlamentari eletti nella circoscrizione Isole (Sardegna-Sicilia).