Il consiglio di amministrazione della Filiera Olivicola Sardegna, riunitosi d’urgenza oggi, ha analizzato la grave situazione causata dall’incendio che ha colpito sabato e domenica il territorio del Montiferru, in particolare la comunità di Cuglieri, di Tres Nuraghes e Sennariolo. Ha sentito la relazione dei propri rappresentanti territoriali, in particolare quelle del vice presidente Bruno Meloni residente a Seneghe e il componente del CDA Mario Putzolu residente a Santulussurgiu, che hanno illustrato la situazione dei danni causati dall’incendio agli oliveti, in modo particolare quelli del territorio di Cuglieri, dove sono stati praticamente distrutti il 95% degli stessi.
«Dopo ampia discussione – dice il presidente Tore Piana -, il direttivo della Filiera Olivicola Sardegna, ha deliberato di promuovere azioni di aiuto a favore del recupero dell’olivicoltura del Montiferru, considerato territorio ad alta vocazione tradizionalmente olivicola e produttrice di oli extravergini di altissima qualità, vincitori di importanti concorsi. Il direttivo ha deliberato di:
– Avviare una pubblica sottoscrizione raccolta fondi a favore del recupero e impianto di oliveti nel territorio di Cuglieri.
– Di regalare al comune di Cuglieri n’1.000 giovani piante di olivo della cultivar Bosana, affinché vengano distribuite gratuitamente e piantate, da chi ha perso irreversibilmente i propri olivi.
– Di devolvere il ricavato della sottoscrizione, sempre al comune di Cuglieri, affinché venga concesso un minimo contributo economico a favore dei proprietari degli olivi che non siano stati danneggiati irreversibilmente, per poter eseguire una loro potatura ed il reinnesto del pollone del pedale.
– Dare piena disponibilità con propri tecnici e operatori esperti in olivicoltura, a totale spesa di Filiera Olivicola Sarda, per eseguire tutte le operazioni agronomiche necessarie per la ripresa vegetativa dell’”Olivo Millenario” di Cuglieri, previo accordo con le Autorità pubbliche locali
Con questo spirito, Filiera Olivicola Sarda, intende dare il proprio contributo per la rinascita economica e ambientale di un territorio importante della Sardegna ed in particolare per la coltura olivicola», conclude Tore Piana.