L’insularità al centro del confronto Sardegna-Sicilia, che unite possono e devono spingere sull’acceleratore affinché anche a livello europeo si giunga al pieno riconoscimento della specificità delle Isole, dove saranno più evidenti gli effetti depressivi derivanti dalla pandemia e, ora, dalla crisi Ucraina. È il cuore dell’intervento del presidente della Commissione speciale per l’insularità, Michele Cossa, invitato dal vicepresidente della Regione Sicilia Gaetano Armao a partecipare al seminario di approfondimento e confronto, promosso appunto dalla Regione siciliana, sul testo della proposta di risoluzione presentata dal presidente della Commissione per lo sviluppo regionale REGI, Younous Omarjee, al Parlamento europeo sulle isole dell’UE e la politica di coesione. Risoluzione che mira a definire una strategia e un piano d’azione europei attraverso politiche dedicate alle caratteristiche specifiche delle isole europee nell’ambito del quale Cossa ha chiesto di prestare particolare attenzione al tema degli Aiuti di Stato.
Secondo Michele Cossa «l’assetto normativo diventa un ostacolo insormontabile all’applicazione di politiche tariffarie nei trasporti che permettano una effettiva competitività (soprattutto nel settore turistico) rispetto alle regioni continentali, nelle quali l’accessibilità è garantita da una pluralità di mezzi di trasporto, non solo collettivi ma anche individuali. Le infrastrutture e l’organizzazione di trasporti interni ed esterni – ha proseguito il presidente della Commissione regionale sarda sull’insularità – affidabili e paragonabili in termini di costi a quelli del continente, rappresentano per un’isola le condizioni necessarie per lo sviluppo e la competitività economica. La normativa attuale crea invece la paradossale situazione di rendere il loro utilizzo difficile se non impossibile».
Da qui la richiesta rivolta da Michele Cossa al presidente della Commissione REGI del Parlamento europeo e relatore della Risoluzione al centro del seminario, Younous Omarjee, «di porre anche in questa sede il problema del superamento dell’attuale regime degli aiuti di Stato, in particolare in relazione alla continuità territoriale dato che – ha proseguito Michele Cossa – questo è il nocciolo del problema: sapere come affrontare questo ostacolo è la questione centrale se si vogliono ottenere risultati effettivi».