È di Lotzorai il primo formaggio di capra al mondo senza fosfato, un alimento adatto, quindi, anche per le persone affette da insufficienza renale. A produrlo nell’isola è il mini Caseificio dei Fratelli Pistis, con in testa Carlo che da poco ha trionfato agli Oscar Green Sardegna nella categoria: “L’Impresa che cresce”. Il prodotto nasce dalla collaborazione con il tecnico caseario, Bastianino Piredda e partito dal progetto del Policlinico di Milano portato avanti da un’idea del dottor Gianluigi Ardissino, pediatra e nefrologo che da 30 anni si occupa di neonati affetti da malattie renali che non potendo rinunciare al latte, assumono l’alimento con l’integrazione aggiuntiva di un integratore alimentare inodore e insapore che non altera il gusto del latte, facendolo accettare dal bambino con facilità, il calcio carbonato. Il progetto si è così concretizzato in Campania, prima con il latte vaccino e ora anche in Sardegna con il latte di pecora presso l’Azienda Riu di Villanova Monteleone e successivamente con il latte di capra presso il mini caseificio Pistis.
«Il progetto è nato grazie alla collaborazione con il consulente tecnico Piredda con cui da 4 anni lavoriamo proficuamente per il nostro caseificio e con lui è nata l’idea della collaborazione con il Policlinico di Milano e il professor Ardissimo con cui abbiamo pensato di portare il suo progetto per il latte di capra – sottolinea Carlo Pistis – la lavorazione del prodotto è totalmente uguale a quella del classico formaggio, ma con aggiunta di carbonato di calcio che abbatte il fosforo e abbassa i livelli anche del sodio.»
In Italia, secondo le stime, ci sono circa 4 milioni di pazienti nefropatici e il progetto potrà venire incontro anche alle loro esigenze.
«Abbiamo riscontrato grande interesse per il nostro prodotto e ci stanno arrivando tante richieste da tutto il Paese e dalla Sardegna anche dopo la vittoria agli Oscar Green – aggiunge Carlo Pistis – è stata una bella occasione per noi di mettere in evidenza la nostra novità e siamo contenti del riconoscimento. La cosa che ci ripaga di più? Sentire i clienti che ci dicono “finalmente grazie a questo prodotto posso mangiare di nuovo un pezzo di formaggio, quasi non ricordavo il sapore.»
Antonio Caria