«L’accessibilità della Sardegna, in tutte le sue forme, non può più essere questione di opinione. L’accessibilità della Sardegna, così drammaticamente messa in discussione dai problemi legati ai trasporti, è strettamente legata alla battaglia dell’insularità. La consacrazione del principio di insularità nella Costituzione fisserà un limite inderogabile per il legislatore, obbligandolo ad tenere conto di questo principio in tutti i suoi atti. In caso contrario i sardi resteranno ai margini dello sviluppo.»
Lo ha detto il presidente della Commissione speciale per l’insularità Michele Cossa, a Saronno, nel corso del convegno “Continuità territoriale per la Sardegna” promosso dalla FASI.
Cossa ha ricordato le tappe della battaglia che ha portato alla presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, fortemente sostenuta dagli emigrati sardi in Italia. Proposta di legge che martedì scorso ha mosso i primi passi nell’aula della Commissione Affari costituzionali del Senato ma che, avverte il presidente della Commissione, «non deve far perdere di vista il fatto che ci siano anche importanti risultati intermedi ai quali dobbiamo puntare. Penso soprattutto alle norme europee sugli aiuti di Stato alle imprese, su cui impatta anche la vicenda della continuità territoriale per la Sardegna. Queste norme – prosegue – non tengono conto della peculiarità insulare, e vengono applicate in modo pedissequo per paura dei ricorsi da parte di altre compagnie».
Da qui l’importanza della Commissione regionale: «La mission della Commissione speciale per l’insularità investe non solo il piano nazionale ma anche quello europeo, per verificare la fattibilità di forma di collaborazione con le altre regioni insulari europee (come la macroregione del Mediterraneo). Ma anche per interloquire con le istituzioni europee (costruendo un fronte unico con le altre regioni insulari d’Europa) – aggiunge Michele Cossa – per introdurre una applicazione delle norme sulla concorrenza che tenga conto del differente grado di difficoltà che scontano le regioni europee sulle quali pesa il grave e insuperabile svantaggio naturale derivante dall’insularità, e per le quali un sistema di trasporti di persone e merci che abbia meccanismi di calmieramento delle tariffe rappresenta un elemento che incide direttamente sull’andamento dell’economia. Come dimostra l’impennata del prezzo delle merci a seguito dell’entrata in vigore della direttiva sul carburante delle navi».
«La nostra specialità è l’elemento caratterizzante è unico sul quale possiamo e dobbiamo fare perno», ha concluso Michele Cossa.