Nuoro e Mamoiada sono sul piede di guerra per il disservizio idrico causato dalla rottura di una condotta in corrispondenza della strada provinciale 22. Durissima la presa di posizione dei due primi cittadini, Andrea Soddu e Luciano Barone, che ha costretto il presidente dell’Egas, Fabio Albieri a convocare una riunione nella sede dell’ente.
«Non tollereremo più questa situazione – aveva dichiarato Andrea Soddu -. Le rassicurazioni non ci bastano più. Per tutelare i cittadini faremo ricorso ad azioni legali per i disservizi e i danni economici che stanno subendo. L’ente gestore si faccia carico una volta per tutte del problema dell’approvvigionamento idrico del capoluogo e dei paesi del territorio. L’acqua è un bene primario e non è pensabile che nel 2020 esistano situazioni di questo tipo. Deve essere sostituita l’intera condotta che, per ammissione della stessa Abbanoa, è inadeguata. Non si tratta di una richiesta, ma di una pretesa.»
«Non si possono lasciare 40mila cittadini, tra Nuoro e Mamoiada, – ha rincarato la dose Andra Soddu – senza acqua per giorni. Se occorrono dieci o venti milioni si stanzino, le risorse ci sono. Non possiamo aspettare il 2021 come da programma.»
Antonio Caria