Non ci sarà nessuno stop alla procedura di affidamento dei servizi ai passeggeri in arrivo e partenza al porto di Olbia – Isola Bianca. A deciderlo è stato il Tar Sardegna che ha respinto il ricorso presentato dalla Sinergest Spa.
Si potrà procedere alle aggiudicazioni dei lotti I (Servizio di accoglimento, ricezione, smistamento ed instradamento dei veicoli in arrivo e in partenza dal porto, vinto dalla società di Roma, Italservizi 2007) e III (Info point, deposito bagagli, assistenza ai passeggeri all’interno della Stazione Marittima, è stato, invece, aggiudicato al raggruppamento temporaneo olbiese Sps Srl e Fast)
«Accogliamo con soddisfazione, ma non con sorpresa, l’esito del giudizio cautelare del Tar – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – e proseguiamo la nostra attività finalizzata a due principali priorità: assicurare piena continuità ai servizi ai passeggeri per i prossimi anni e garantire i livelli occupazionali in un contesto portuale fortemente messo alla prova dall’attuale periodo di crisi. Prendendo spunto dalla sentenza, che evidenzia il serio e corretto operare dell’AdSP, mi permetto di respingere ai mittenti le maldestre ed intollerabili affermazioni di chi, nei giorni scorsi, si è permesso di definire il nostro Ente un “carrozzone politico”, ispirato da chissà quale intento di demolizione del ruolo chiave del porto di Olbia. Lo scalo dell’Isola Bianca è stato, è e rimane il principale gate portuale d’accesso all’Isola ed è altresì principale obiettivo, mio e dell’Ente che rappresento, assicurare questa leadership anche per il futuro.»
«Non posso permettere a nessuno di screditare con insinuazioni di bassa lega la correttezza dell’operato e degli intenti dell’Ente – ha concluso Massimo Deiana – mancando di rispetto anche all’intenso lavoro delle donne e degli uomini che, quotidianamente, si impegnano per garantirne l’operatività tecnica e commerciale. Così come non mi sono mai permesso di entrare nel merito delle scelte commerciali che hanno indotto la Sinergest a non presentare le proprie offerte; scelte, queste, che, semmai, dovranno essere rimesse al giudizio dei lavoratori, della comunità portuale e della stessa cittadinanza.»
Si potrà procedere alle aggiudicazioni dei lotti I (Servizio di accoglimento, ricezione, smistamento ed instradamento dei veicoli in arrivo e in partenza dal porto, vinto dalla società di Roma, Italservizi 2007) e III (Info point, deposito bagagli, assistenza ai passeggeri all’interno della Stazione Marittima, è stato, invece, aggiudicato al raggruppamento temporaneo olbiese Sps Srl e Fast)
«Accogliamo con soddisfazione, ma non con sorpresa, l’esito del giudizio cautelare del Tar – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – e proseguiamo la nostra attività finalizzata a due principali priorità: assicurare piena continuità ai servizi ai passeggeri per i prossimi anni e garantire i livelli occupazionali in un contesto portuale fortemente messo alla prova dall’attuale periodo di crisi. Prendendo spunto dalla sentenza, che evidenzia il serio e corretto operare dell’AdSP, mi permetto di respingere ai mittenti le maldestre ed intollerabili affermazioni di chi, nei giorni scorsi, si è permesso di definire il nostro Ente un “carrozzone politico”, ispirato da chissà quale intento di demolizione del ruolo chiave del porto di Olbia. Lo scalo dell’Isola Bianca è stato, è e rimane il principale gate portuale d’accesso all’Isola ed è altresì principale obiettivo, mio e dell’Ente che rappresento, assicurare questa leadership anche per il futuro.»
«Non posso permettere a nessuno di screditare con insinuazioni di bassa lega la correttezza dell’operato e degli intenti dell’Ente – ha concluso Massimo Deiana – mancando di rispetto anche all’intenso lavoro delle donne e degli uomini che, quotidianamente, si impegnano per garantirne l’operatività tecnica e commerciale. Così come non mi sono mai permesso di entrare nel merito delle scelte commerciali che hanno indotto la Sinergest a non presentare le proprie offerte; scelte, queste, che, semmai, dovranno essere rimesse al giudizio dei lavoratori, della comunità portuale e della stessa cittadinanza.»
A.C.