Un’opera che, da ormai più di trent’anni, più precisamente dal 1986, aspetta di essere portata a termine. Tra la lentezza della burocrazia e la calamità naturale del 2013, la diga di Cumbidanovu, a Orgosolo aspetta di vedere finalmente la luce in fondo al tunnel.
Ma qualcosa sembra essersi sbloccato: il 16 giugno, il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale ha firmato la consegna dei lavori di progettazione alla ditta assegnataria dell’appalto.
«Abbiamo apposto una firma che si può definire storica e speriamo che sia quella determinante nella chiusura di una vicenda paradossale – ha dichiarato il presidente, Ambrogio Guiso -. In questi anni, grazie a diverse interlocuzioni abbiamo raggiunto nuovamente la possibilità di vedere proseguire i lavori grazie all’ottenimento di un finanziamento di 24 milioni di euro, di cui 20 del Ministero delle infrastrutture e 4 della Regione, che garantirà l’avvio e la chiusura dei lavori.»
Il costo dei lavori si aggira attorno al milione di euro. tra gli altri comuni del nuorese interessati, Oliena, Orune, Nuoro, Lula e Dorgali, per un’area complessiva di 2mila 700 ettari.
«Un traguardo, questo dell’assegnazione del finanziamento arrivato grazie all’impegno della onorevole Mara Lapia – ha concluso Ambrogio Guiso – e dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia. All’annunciato sblocco delle risorse ad agosto del 2019, doveva seguire l’affidamento immediato della progettazione. I tempi tecnici e l’epidemia del Corona virus hanno fatto slittare ad oggi quella firma che sancisce appunto l’avvio della nuova fase operativa. Siamo determinati a vedere realizzata un’opera attesa da troppo tempo da tutto il territorio, e che ad oggi rappresenta per l’economia della Sardegna Centrale una speranza di sviluppo.»
Ma qualcosa sembra essersi sbloccato: il 16 giugno, il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale ha firmato la consegna dei lavori di progettazione alla ditta assegnataria dell’appalto.
«Abbiamo apposto una firma che si può definire storica e speriamo che sia quella determinante nella chiusura di una vicenda paradossale – ha dichiarato il presidente, Ambrogio Guiso -. In questi anni, grazie a diverse interlocuzioni abbiamo raggiunto nuovamente la possibilità di vedere proseguire i lavori grazie all’ottenimento di un finanziamento di 24 milioni di euro, di cui 20 del Ministero delle infrastrutture e 4 della Regione, che garantirà l’avvio e la chiusura dei lavori.»
Il costo dei lavori si aggira attorno al milione di euro. tra gli altri comuni del nuorese interessati, Oliena, Orune, Nuoro, Lula e Dorgali, per un’area complessiva di 2mila 700 ettari.
«Un traguardo, questo dell’assegnazione del finanziamento arrivato grazie all’impegno della onorevole Mara Lapia – ha concluso Ambrogio Guiso – e dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia. All’annunciato sblocco delle risorse ad agosto del 2019, doveva seguire l’affidamento immediato della progettazione. I tempi tecnici e l’epidemia del Corona virus hanno fatto slittare ad oggi quella firma che sancisce appunto l’avvio della nuova fase operativa. Siamo determinati a vedere realizzata un’opera attesa da troppo tempo da tutto il territorio, e che ad oggi rappresenta per l’economia della Sardegna Centrale una speranza di sviluppo.»