«Riaprire la pesca sportiva e ricreativa per dare la possibilità ai tanti appassionati di riprendere un’attività all’aria aperta che, per spazi e modalità, garantisce la massima sicurezza.»
E’ questo l’appello lanciato dai consiglieri regionali del Partito democratico e di Leu, primi firmatari Roberto Deriu e Daniele Cocco, attraverso una mozione presentata alla Giunta.
«La pesca sportiva e amatoriale è un settore importante nella nostra regione, considerato che in connessione ad essa operano molteplici attività produttive come allevamenti ittici, laghetti di pesca sportiva, oltreché aziende e negozi specializzati – spiegano i consiglieri democratici -. Un’attività che in Sardegna conta molti appassionati: sono circa 140 le società sportive affiliate alla FIPSAS e, di conseguenza, al CONI. Così come le varie attività subacquee, che vantano un numero totale di tesserati che va oltre gli ottomila sportivi, con tanti atleti che fanno parte delle rispettive nazionali di apnea, pesca in apnea e cannisti. Numeri che creano un indotto economico di rilevante importanza per la Sardegna, dove risultano esserci numerosi esercizi commerciali che forniscono materiali ed attrezzature utili per la pratica di questo sport.»
Per questi motivi, infine, Roberto Deriu e Daniele Cocco chiedono alla Regione «la riapertura di tutte le attività di pesca sportiva/ricreativa, sia in mare che in acqua dolce, oltreché di tutte le attività subacquee. Attività che non producono alcun rischio di assembramenti, e possono essere svolte rispettando il distanziamento sociale e l’utilizzo di tutti gli strumenti di prevenzione e contenimento del Coronavirus. Un modo per dare una boccata d’ossigeno ad un settore con valenze sociali, economiche e di tutela dell’ambiente naturale dell’Isola».