«Il diritto alla mobilità dei cittadini del Nord Sardegna purtroppo è stato calpestato per l’ennesima volta dal presidente Christian Solinas che nel chiedere il ripristino del numero dei voli in continuità, ridotti a meno del 50 per cento nel periodo di lockdown, non ha considerato degni di un numero congruo di tratte giornaliere gli aeroporti di Olbia e di Alghero. Stando a quanto comunicato oggi da Alitalia, infatti, dall’11 giugno prossimo la compagnia aumenterà i servizi della continuità territoriale da Milano a Cagliari, mentre dal 15 aumenterà anche il numero di collegamenti tra Cagliari e Roma. Nella nota della compagnia di bandiera gli aeroporti di Alghero e Olbia non vengono menzionati, nonostante sia chiaro che il Nord Sardegna, con la stagione estiva alle porte, non possa andare avanti con due soli voli quotidiani. Forse il presidente Christian Solinas si è dimenticato di essere il Governatore di tutta la Sardegna, di tutti i cittadini sardi, del Nord e del Sud dell’Isola.»
Questo l’affondo del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vice presidente della commissione Trasporti che alcuni giorni fa ha sollevato la questione della mancanza di collegamenti da e per la Sardegna, sottolineando proprio il fatto che le dichiarate intenzioni di Solinas di voler portare due milioni e mezzo di turisti sull’isola fossero alquanto fantasiose in assenza di voli.
«Il Governatore – aggiunge Roberto Li Gioi – ha dichiarato alla stampa di aver chiesto alla ministra Paola De Micheli e ad Alitalia il ripristino del numero dei voli disponibili prima del lockdown, e di poter avere pertanto 64 collegamenti quotidiani con la Penisola, 32 voli di andata e 32 di ritorno, secondo quanto previsto dal decreto del 2013 ancora in vigore. Una richiesta alla quale Alitalia ha evidentemente risposto picche. Eppure, il Presidente non sembra aver battuto ciglio, e parrebbe aver accettato le condizioni imposte dalla compagnia – conclude Roberto Li Gioi -. Ci dispiace constatare che anche questa buona occasione è stata mancata, ancora una volta la promessa non è stata mantenuta e ancora una volta a rimetterci sono i cittadini, anche quelli grazie ai quali il Presidente è stato eletto.»