Sennori ha celebrato questa mattina la festa dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate e reso un omaggio speciale al Milite Ignoto nella ricorrenza dei 100 anni dalla sua tumulazione all’Altare della Patria. Il sindaco, Nicola Sassu, con il parroco, monsignor Salvatore Masia, insieme con le associazioni dei combattenti e reduci, alle associazioni d’arma, a quelle degli invalidi civili e del lavoro, alle autorità militari e ad alcuni membri del Consiglio comunale, hanno deposto una corona di fiori ai piedi della lapide ai caduti di guerra sennoresi, posta nel Parco delle Rimembranze.
Di seguito il discorso pronunciato dal primo cittadino.
«Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà,
resistette inflessibile nelle trincee più contese,
prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie
e cadde combattendo senz’altro premio sperare
che la vittoria e la grandezza della patria.»
Con questa motivazione, il 4 novembre del 1921, cento anni fa, l’Italia concesse la medaglia d’oro al “Milite Ignoto”, la cui salma, in rappresentanza dei 600mila soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, fu tumulata nel sacello posto sull’Altare della Patria, a Roma.
Oggi, cento anni dopo, qui nel Parco delle Rimembranze, ricordiamo quel “Milite Ignoto” e i militari sennoresi caduti in guerra. Ricordiamo il loro sacrificio celebrando la festa dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate, ricorrenze che possiamo festeggiare, in pace, proprio grazie al coraggio e all’abnegazione con cui questi giovani soldati si sono immolati per difendere la Patria e offrirci un futuro di nazione libera e democratica.
Non si pensi che oggi queste celebrazioni siano anacronistiche e inutili: sono sempre attuali perché il loro significato, oltre al doveroso onore che si rende ai caduti per la Patria, è quello di ricordare a tutti noi l’importanza dell’unità, dell’impegno, dell’altruismo. Tutti valori che ci consentono di essere una comunità fondata su principi condivisi quali la lealtà, la libertà, la solidarietà. Valori senza i quali non sarebbe possibile l’esistenza del sentimento comune di Patria, Nazione, Popolo, e quindi l’esistenza stessa di uno Stato.
Valori che in parte abbiamo riscoperto nel lungo anno appena passato, in cui la pandemia da coronavirus ci ha reso prima più fragili e poi più forti proprio in quell’unità e solidarietà che ci ha consentito di lottare contro la malattia, e arrivare oggi a un passo dal vincere questa battaglia con le armi offerte dalla scienza e dal senso civico di tutti noi.
E anche in questa lotta ancora in corso contro il temibile virus, noi tutti abbiamo potuto apprezzare e contare sulle donne e gli uomini delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine, che non ci hanno mai lasciati soli e si sono prodigati con tutti i mezzi per portare assistenza, non solo sanitaria, in ogni angolo della Nazione.
A queste donne e a questi uomini, oggi come cento anni fa, a nome di tutti i cittadini di Sennori, insieme con le associazioni dei combattenti e reduci, alle associazioni d’arma, a quelle degli invalidi civili e del lavoro, alle autorità militari, religiose e civili, qui presenti al mio fianco, rivolgo un sentito ringraziamento e rendo doveroso omaggio.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia. E sempre Forza Paris.