Con una cerimonia in forma ridotta a causa delle norme di contenimento della pandemia da Coronavirus, Sennori ha celebrato questa mattina la festa dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate. Il sindaco, Nicola Sassu, il presidente del Consiglio comunale, Ottavio Ligas ed il parroco, monsignor Salvatore Masia, hanno deposto una corona di fiori ai piedi della lapide ai caduti di guerra sennoresi, posta nel Parco delle Rimembranze.
«Le norme per il contenimento della pandemia non hanno consentito alla cittadinanza di partecipare come ogni anno a questa manifestazione, ma sappiamo quanto i sennoresi siano consapevoli dell’importanza del 4 novembre nella storia e per il futuro del Paese – ha detto il sindaco -. A nome di tutti i sennoresi, dalle associazioni dei combattenti e reduci, alle associazioni d’arma, da quelle degli invalidi civili e del lavoro, alle autorità militari, religiose e civili e tutti i cittadini, rendiamo omaggio e onoriamo la memoria non solo dei nostri compaesani caduti in guerra, ma anche di tutti gli italiani che hanno sacrificato la loro vita per il Paese, per la libertà, per costruire un futuro in cui la pace e il benessere delle comunità siano gli unici veri motti che ispirano le nostre azioni.»
Il primo cittadino ha voluto rimarcare anche l’attuale momento delicato che si sta vivendo: «Oggi stiamo combattendo un altro tipo di guerra. Una guerra nuova contro un nemico invisibile, contro una pandemia che miete tante vittime quante un vero conflitto armato. Che mina la nostra quotidianità, le nostre certezze, la nostra libertà. Una guerra che ci deve vedere uniti e solidali, rispettosi delle istituzioni, delle norme, per il rispetto e la salvaguardia della salute nostra e di tutta la comunità. Sappiamo che per alcune categorie sociali e professionali questa battaglia è più dura che per altri, ma nessuno è solo. Nessuno deve avere paura di restare solo. E noi faremo tutto il possibile affinché questo non accada e si possa ripartire presto, più forti di prima».