SLC-CGIL, FISTEL- CISL, UILCOM-UIL, SNATER hanno diffuso una nota nella quale rimarcano che a distanza di mesi dalla precedente denuncia nulla di concreto è stato fatto, prosegue il lento declino della sede RAI di Cagliari e l’erosione dell’organico che compromette l’operatività della sede.
«Da oltre un anno manca un direttore di sede, le politiche di prepensionamento hanno portato la stessa azienda a dichiarare una carenza di organico di 4 unità su Cagliari e manca da mesi il responsabile della produzione – sottolineano -. Questa situazione è destinata ulteriormente a peggiorare nei prossimi mesi con il raggiungimento dei requisiti pensionistici da parte di ulteriore personale della sede. L’operatività della sede è da tempo totalmente compromessa e si va avanti solo grazie ai sacrifici e al senso di responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici che sembrano gli unici interessati al futuro della sede regionale della RAI.»
«Non è più possibile rimandare ulteriormente il confronto sulla sede RAI Regionale, da anni denunciamo il depauperamento della sede Regionale – evidenzia Marianna Stara, segreteria Regionale Uilcom Sardegna -. Il mancato reintegro del personale ci ha portato ad una situazione in cui vi sono delle carenze strutturali persistenti. I lavoratori non possono continuare a coprire le carenze dell’organizzazione. La sede non può rimanere senza un direttore e senza un responsabile della produzione. A tutto questo si aggiungono problemi strutturali della sede di viale Bonaria noti da tempo, mezzi tecnici rotti e mai sostituiti. Auspichiamo da parte della Regione Sardegna un intervento immediato atto sia a monitorare l’andamento della convenzione (che si nutre quasi esclusivamente di appalti esterni) sia la situazione generale della Sede Regionale.»
«Davanti al declino della sede regionale RAI ci aspettiamo risposte precise ed urgenti anche dalla Regione – aggiunge Thomas Castangia, responsabile settore Emittenza SLC CGIL Sardegna -. La convenzione doveva e poteva rappresentare un’occasione di crescita anche occupazionale e invece viene usata semplicemente per appaltare all’esterno la produzione delle trasmissioni in lingua sarda. I lavoratori e le lavoratrici sia del settore tecnico che amministrativo con sacrificio hanno consentito la continuità operativa della sede ma ora hanno bisogno di risposte legate alle carenze di organico e in generale al futuro del centro di produzione della Sardegna.»
Le Segreterie Regionali SLC-CGIL, FISTEL- CISL, UILCOM-UIL, SNATER, «chiedono l’intervento immediato della Regione per garantire che la convenzione con il ministero sia anche un’occasione per la creazione di nuova occupazione e per il rilancio della sede di Rai Sardegna. Riteniamo urgente e inderogabile l’apertura immediata di una selezione per la sede di Cagliari che consenta di colmare la mancanza di personale e riportare all’interno del perimetro RAI le produzioni relative alla convenzione».