«Fossimo in un fumetto a questo punto comparirebbe la nuvoletta con scritto “Sob” o “Sigh”…».
Usano l’ironia i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Beniamino Pirisi e Valdo Di Nolfo per commentare la risposta data alla loro interrogazione sullo spostamento della sabbia da una spiaggia pubblica a una concessione privata avvenuta la notte del 22 luglio al lido.
«Ricordiamo che la mattina successiva – aggiungono i consiglieri del centrosinistra – all’operazione di spostamento della sabbia l’assessore all’ambiente del comune di Alghero, Andrea Montis, si era affrettato a scrivere che “si tratta(va) dell’intervento di un privato, a suo dire autorizzato. Ecco la prima cosa che abbiamo saputo dalla risposta data in aula è che l’intervento era stato autorizzato e autorizzato dall’Amministrazione comunale, ma cosa che rende veramente incredibile la frase di Montis “a suo dire autorizzato” è che l’autorizzazione arrivava proprio dal suo assessorato all’Ambiente. Inspiegabilmente, però, chi dirige l’assessorato raccontava sui social di non sapere nulla di un intervento di tale entità, con spostamento di svariati metri cubi di sabbia.»
«L’altra cosa che ha dell’incredibile – rincarano la dose i consiglieri del centrosinistra – è che l’autorizzazione allo spostamento della sabbia risaliva addirittura a un anno prima (20 agosto 2019) e che il permesso era stato dato sulla base di un sopralluogo fatto proprio un anno addietro. Il sindaco ha detto che l’autorizzazione avrebbe addirittura valore triennale, ma a noi profani resta comunque difficile capire come sia possibile, a distanza di un anno, essere certi che lo stato dei luoghi sia ancora quello verificato in un sopralluogo fatto un anno prima. Ancora più complicato è capire come sia possibile sapere se la sabbia sia stata realmente prelevata dal punto indicato nell’autorizzazione e valutare se la quantità movimentata sia stata effettivamente quella consentita (120 metri cubi), dato che quando l’intervento di spostamento è stato compiuto non risulta fosse presente nessun tecnico del comune a controllare.»
«In definitiva – concludono i consiglieri del centrosinistra – ora sappiamo che l’intervento era stato autorizzato dall’Amministrazione Conoci, seppure il giorno dopo l’Assessore fosse parso cadere dalle nuvole, mentre non sappiamo se l’intervento sia stato svolto nel modo prescritto, in quanto la notte dello spostamento di sabbia non era presente nessuno incaricato di controllare il corretto svolgimento dei lavori.
Fossimo in un fumetto a questo punto comparirebbe la nuvoletta con scritto “Sob” o “Sigh”.»
Usano l’ironia i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Beniamino Pirisi e Valdo Di Nolfo per commentare la risposta data alla loro interrogazione sullo spostamento della sabbia da una spiaggia pubblica a una concessione privata avvenuta la notte del 22 luglio al lido.
«Ricordiamo che la mattina successiva – aggiungono i consiglieri del centrosinistra – all’operazione di spostamento della sabbia l’assessore all’ambiente del comune di Alghero, Andrea Montis, si era affrettato a scrivere che “si tratta(va) dell’intervento di un privato, a suo dire autorizzato. Ecco la prima cosa che abbiamo saputo dalla risposta data in aula è che l’intervento era stato autorizzato e autorizzato dall’Amministrazione comunale, ma cosa che rende veramente incredibile la frase di Montis “a suo dire autorizzato” è che l’autorizzazione arrivava proprio dal suo assessorato all’Ambiente. Inspiegabilmente, però, chi dirige l’assessorato raccontava sui social di non sapere nulla di un intervento di tale entità, con spostamento di svariati metri cubi di sabbia.»
«L’altra cosa che ha dell’incredibile – rincarano la dose i consiglieri del centrosinistra – è che l’autorizzazione allo spostamento della sabbia risaliva addirittura a un anno prima (20 agosto 2019) e che il permesso era stato dato sulla base di un sopralluogo fatto proprio un anno addietro. Il sindaco ha detto che l’autorizzazione avrebbe addirittura valore triennale, ma a noi profani resta comunque difficile capire come sia possibile, a distanza di un anno, essere certi che lo stato dei luoghi sia ancora quello verificato in un sopralluogo fatto un anno prima. Ancora più complicato è capire come sia possibile sapere se la sabbia sia stata realmente prelevata dal punto indicato nell’autorizzazione e valutare se la quantità movimentata sia stata effettivamente quella consentita (120 metri cubi), dato che quando l’intervento di spostamento è stato compiuto non risulta fosse presente nessun tecnico del comune a controllare.»
«In definitiva – concludono i consiglieri del centrosinistra – ora sappiamo che l’intervento era stato autorizzato dall’Amministrazione Conoci, seppure il giorno dopo l’Assessore fosse parso cadere dalle nuvole, mentre non sappiamo se l’intervento sia stato svolto nel modo prescritto, in quanto la notte dello spostamento di sabbia non era presente nessuno incaricato di controllare il corretto svolgimento dei lavori.
Fossimo in un fumetto a questo punto comparirebbe la nuvoletta con scritto “Sob” o “Sigh”.»
Antonio Caria