«Il sistema fieristico nazionale rispecchia la struttura produttiva industriale del nostro paese, che trova nella specializzazione di settore e nella specificità di distretto la base per lo sviluppo della sua importanza a livello internazionale. Non consentire l’accesso dei compratori internazionali extra UE a chi proviene da Nazioni con vaccini non riconosciuti dall’Ema rischiava di trasformarsi nell’ennesimo e pericoloso boomerang per l’economia italiana.»
Lo ha detto il consigliere regionale, Ignazio Manca, responsabile del Dipartimento Cultura per la Sardegna sul decreto Covid che ha accolto la proposta della Lega sullo stop alle restrizioni al settore fieristico.
«Grazie alla Lega, in particolare al segretario Matteo Salvini e al sottosegretario Lucia Borgonzoni, questo stop aiuterà anche la nostra regione che durante questi mesi ha sofferto di queste chiusure. L’isola – ha aggiunto Ignazio Manca – da sempre ha nel suo dna la possibilità di accrescere la sua fama a livello turistico, dando mostra di poter offrire prodotti che non si limitano al solo settore balneare, poiché danno modo di coinvolgere nello stesso ambiente operatori provenienti da tante parti del mondo e di comparti che vanno dal leisure a quello congressuale ottimizzando le possibilità di contatto. È un eventuale nuovo stop avrebbe messo in ginocchio un intero settore ed il suo indotto.»
«Ancora una volta, insomma – ha concluso Ignazio Manca – si è lavorato per il bene di quei settori che, già provati dal Covid, rischiavano di chiudere definitivamente. Come sempre, si è agito ascoltando concretamente il tessuto produttivo italiano.»
Antonio Caria