«Le immagini che arrivano dal sistema idrografico dei Bacini Temo Cuga necessari a irrigare la Nurra sono l’ennesima conferma di una gestione inefficiente delle risorse idriche in Sardegna. Da un lato, gli agricoltori sono in ginocchio per la siccità e i livelli critici dei bacini; dall’altro, milioni di metri cubi d’acqua scorrono inutilizzati verso il mare. Un paradosso che non possiamo più accettare.»
Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli, interviene sulla questione sollevata dal video-denuncia diventato virale in rete, che mostra il mancato utilizzo del sistema di intercettazione e pompaggio delle acque nella zona di Padria.
«Abbiamo un sistema di raccolta e accumulo che esiste, è stato finanziato con soldi pubblici, ma non viene utilizzato quando ce n’è più bisogno. È necessario che l’ente gestore dell’acqua ENAS fornisca risposte chiare su cosa sia accaduto e che la Regione prenda in mano la situazione con decisione. Il settore agricolo non può subire le conseguenze di scelte errate o di mancati interventi», afferma Tore Piana.
Per rispondere con urgenza a queste problematiche e garantire una pianificazione più efficace della gestione idrica, il Centro Studi Agricoli rilancia il piano straordinario “RAS – Rinascimento Agricolo Sardo 2040”, una strategia articolata in 16 punti che prevede anche misure concrete per migliorare il sistema irriguo e ridurre gli sprechi.
«Il nostro piano prevede, tra le altre cose, il riordino e l’efficientamento della rete di bonifica e irrigazione attraverso una legge regionale dedicata. Oggi la Sardegna soffre di una distribuzione dell’acqua inefficace, con bacini che restano semivuoti mentre le piogge non vengono adeguatamente raccolte. Serve una pianificazione seria, con investimenti mirati e controlli puntuali sulla gestione delle infrastrutture” e serve una riunione URGENTE in Nurra entro pochi giorni per dire una volta per tutte quanta acqua è disponibile per il comparto irriguo», spiega Tore Piana.
Il piano “Rinascimento Agricolo Sardo 2040” mira a garantire un futuro più stabile per il comparto agricolo sardo, rafforzando la capacità di risposta alle emergenze climatiche e alle necessità di produzione. «La Regione deve intervenire con una strategia chiara, perché non possiamo più permetterci di lasciare l’agricoltura in balia degli eventi atmosferici. Ogni metro cubo d’acqua che viene perso oggi è un danno enorme per il settore primario e per l’economia dell’Isola. Chiediamo una riunione urgente fra tutti gli enti gestori del sistema acqua aperta agli agricoltori per prendere decisioni sulla prossima stagione irrigua», conclude Tore Piana.