Fino a sette anni di carcere e ritiro della patente per chi abbandona i propri cani e/o gatti in strada, causando vittime o feriti. Lo prevede la nuova misura del Codice della strada, approvata martedì scorso in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. «Tolleranza zero contro chi abbandona il proprio animale, soprattutto se poi si verifica un incidente stradale con morti o feriti.
Il testo dell’emendamento approvato
Dopo l’articolo 218-bis del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, è inserito il seguente: «Art. 218-ter. (Sospensione della patente per abbandono di animali)
1. Nei confronti dei conducenti che abbandonano animali si applicano la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 644 a euro 2.588 e le sanzioni amministrative accessorie della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi e del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi.
2. Nei confronti del conducente condannato per il reato di cui all’articolo 727 del codice penale è sempre disposta la revoca della patente di guida».
«In Sardegna come nel resto d’Italia il fenomeno dell’abbandono dei cani o gatti è in aumento, soprattutto nei periodi estivi – commenta Tore Piana -, un fatto gravissimo che il Legislatore ha fatto benissimo a normare e inasprire le pene per chi abbandona Animali.
La Sardegna, che purtroppo quanto ad abbandoni, ha un record negativo insieme al resto delle regioni del Sud e alla Sicilia, I dati sull’abbandono degli animali fanno impressione. Si stima che ogni tre minuti circa, in Italia, venga abbandonato un cane, un gatto o qualsiasi altro animale domestico e di compagnia.
L’associazione Aidaa scende nei dettagli, esponendo chiaramente il numero di questi poveri esseri che si vedono tolti l’amore della famiglia e una casa confortevole: “Stando agli ultimi dati ufficiali sono circa 120 mila i cani e 80mila i gatti abbandonati ogni anno”.
Ritornando alla Sardegna, sono 9.000 i cani ricoverati nei canili Sardi. Un numero che è troppo elevato che deve vederci tutti impegnati a ridurre gli abbandoni», conclude Tore Piana a nome del Centro Studi Agricoli.