Un olio sardo s’è aggiudicato il premio di miglior olio biologico del mondo. “Cuncordu” è l’olio bio prodotto dall’azienda di Villacidro Masoni Becciu, che si è aggiudicata il Premio internazionale Biol Novello per la sesta volta. L’azienda dei coniugi agronomi Valentina Deidda e Nicola Solinas è stata seguita con il secondo posto dai pugliesi di Andria Torre Rivera, e dall’olio spagnolo Oleocampo Premium, che si è aggiudicato il terzo posto.
La cerimonia del più importante riconoscimento al mondo per l’olio biologico si è svolta a Bari, ed è stata organizzata in collaborazione con Biolitalia, associazione di produttori, con il patrocinio del Masaf, dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, della Camera di Commercio e del comune di Bari.
«Siamo emozionati – ha detto Nicola Solinas -, in 13 anni abbiamo vinto tutto, e questo ci rende orgogliosi di fare questo duro mestiere che nonostante tutto sa darci tanta gioia e soddisfazioni. Vincere per così tanti anni è difficile e ancora più complicato ripetersi, ma la nostra ricetta è sempre la stessa, passione e attenzione maniacale alla nostra filiera.»
Oggi i progetti sono tanti: l’azienda, avviata nel 2009 con 5 ettari ora ne possiede 62 con 14mila piante, e con annesso un frantoio aziendale: a completare il quadro, una sala convegni e una per la degustazione. Ogni anno vengono organizzati corsi sensoriali di avvio all’assaggio per promuovere l’olio nel mondo.
«Sono oltre 250 le volte in cui l’azienda è salita sul podio dei più prestigiosi premi al mondo – ha aggiunto Nicola Solinas -, abbiamo vinto il Biol sei volte, e in undici occasioni siamo stati inseriti nella top ten. La nostra azienda, unica sarda, parteciperà in una sezione apposita dedicata ai migliori oli, al Sol D’Oro di Verona , concorso che abbiamo vinto già nove volte.»
«Dedichiamo questo importante premio ai giovani – ha concluso il vincitore Nicola Solinas –, affinché vedano anche loro nella terra una grande risorsa. I nostri mercati sono in forte espansione e crescita, quello principale è il settore Ho.Re.Ca., esportiamo circa il 50% del nostro prodotto in Stati Uniti, Giappone, Germania, Danimarca, Francia, Svezia, Romania, con un’ottima fetta di mercato conquistata nei migliori ristoranti nazionali e regionali e dai negozi di prodotti tipici. L’auspicio è che la Regione scommetta ed investa maggiori risorse su questo settore, dove i dati ci dicono che produciamo solo il 2% della produzione nazionale importandone il 50 %. Creiamo oli eccellenti, i migliori al mondo, ma mancano i numeri per sopperire alle richieste del mercato.»