In occasione del Sabato santo, l’arcivescovo di Cagliari ha voluto indirizzare una lettera di ringraziamento a tutti gli operatori della sanità. Monsignor Giuseppe Baturi si fa voce dell’intera chiesa locale: «Tutta la comunità vi ringrazia per la testimonianza generosa di dedizione che state offrendo, nella consapevolezza che esponendovi in prima persona molti di voi hanno sacrificato la propria vita».
Il testo integrale della lettera
Ai medici, infermieri, farmacisti e operatori della sanità
In questo Sabato Santo 2020, a nome mio e di tutta la Chiesa di Cagliari, sento il bisogno di rivolgere a voi, medici, infermieri ed operatori della sanità impegnati a contrastare negli ospedali e sul territorio gli effetti della presente pandemia virale e a tutti i curanti, un pensiero di ammirazione e gratitudine.
Tutta la comunità vi ringrazia per la testimonianza generosa di dedizione che state offrendo, nella consapevolezza che esponendovi in prima persona molti di voi hanno sacrificato la propria vita. Grazie a voi, i malati vengono assistiti e possono ricevere la pietà di una prossimità, di una parola buona, di un conforto. Le mascherine e gli altri mezzi di protezione non possono impedire che la pietà cristiana e l’umana solidarietà siano comunicate.
Pensando a voi viene alla memoria quanto il santo medico Giuseppe Moscati scriveva ad un suo collega dottore: «Ricordatevi che, seguendo la medicina, vi siete assunto la responsabilità di una sublime missione». Quale missione? «Il dolore va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima, d’un fratello, a cui un altro fratello, il medico, accorre, con l’ardenza dell’amore, la carità». Nel dolore fisico è contenuto un grido dell’anima, come nella domanda di salute vi è sempre una richiesta di salvezza. «Gli ammalati sono le figure di Gesù Cristo», diceva ancora Moscati, e «negli ospedali la missione delle suore, dei medici, degli infermieri è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi».
Vi assicuro il nostro affetto e la nostra preghiera, perché possiate sempre sentirvi accompagnati e incoraggiati da tutta la comunità ecclesiale e civile.
Un pensiero carico di gratitudine ai cappellani che nelle diverse strutture sanitarie prestano un fedele e generoso servizio a Cristo presente nelle sue membra inferme.
Su tutti invoco di cuore la benedizione divina augurando, dal profondo del cuore, una Santa Pasqua!
Cagliari, 11 aprile 2020
Sabato Santo
+ Giuseppe Baturi
Arcivescovo