Anche quest’anno Galtellì rivivrà l’antico rito de “S’iscravamentu”, in programma venerdì 29 marzo, alle 18.30, nella Chiesa del Santissimo Crocifisso. «La nostra – sottolinea a questo riguardo Davide Murreddu, capo del sodalizio Cantores de Garteddi – vuole essere una filologica rappresentazione di quello che a Galtellì veniva rappresentato quasi un secolo fa. Un rito suffragato non dalla memoria ma dal nero su bianco di un testo che minuziosamente descrive quello che S’iscravamentu nella nostra comunità.»
«In quello spirito di collaborazione, assieme all’immutata volontà di voler tramandare tutte quelle pratiche devozionali – aggiunge Davide Murreddu –, che rendono la cultura, la fede popolare e l’identità locale il comune denominatore del nostro paese. Come Sos Cantores de Garteddi non possiamo che sentirci fieri della responsabilità affidataci dal parroco, don Piero Mula, nella riproposizione della liturgia.»
«Anche in questa occasione – conclude il presidente del sodalizio – il paese, con i suoi riti e la sua fede popolare vuole esserci. Invitiamo quindi tutti a partecipare, in primis come momento di fede genuina e come testimonianza popolare.»
Antonio Caria