Domenica 2 ottobre, alle ore 19.00, presso la cattedrale di Cagliari, il neo cardinale Arrigo Miglio presiederà la celebrazione eucaristica di ringraziamento con il clero e la comunità ecclesiale diocesana. Un momento di lode e di gratitudine al Signore, insieme all’attuale arcivescovo, Giuseppe Baturi, per la chiamata del Pontefice a far parte del collegio cardinalizio.
Arrigo Miglio è stato “creato” cardinale da Papa Francesco il 27 agosto. La sua designazione a “porporato” era stata annunciata dallo stesso Bergoglio la mattina di domenica 29 maggio a conclusione del “Regina caeli” (L’Angelus del periodo pasquale).
Al Concistoro hanno preso parte tanti amici del neo cardinale provenienti dal Piemonte e dalla Sardegna. L’arcivescovo emerito di Cagliari è, infatti, originario della diocesi di Ivrea, di cui è stato anche vescovo dal 1999 al 2012. Il rapporto con la chiesa isolana è profondo e consolidato a motivo del ministero episcopale nella diocesi di Iglesias, dal 1992 al 1999, e in quella di Cagliari, dal 2012 al 2020.
Gli otto anni di episcopato cagliaritano sono stati caratterizzati da alcuni eventi ecclesiali di grande rilevanza che hanno visto il neo cardinale Arrigo Miglio come promotore e protagonista. Innanzitutto la visita di papa Francesco nel settembre del 2013, ad appena sei mesi dall’inizio del suo pontificato. Nel 2015 la celebrazione della 65ma giornata nazionale del ringraziamento che ha radunato il mondo dell’agricoltura da ogni parte della Penisola attorno al tema «Il suolo, bene comune». Nel 2017 la 48ma settimana sociale dei cattolici italiani alla quale hanno preso parte i delegati delle diocesi italiane e i rappresentanti delle associazioni cattoliche, per un totale di più di 1.000 persone. Tra gli ospiti anche il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo. Infine, il 31 dicembre del 2019, pochi giorni prima della conclusione del suo ministero episcopale, ha accolto la 52ma marcia nazionale della pace.
Arrigo Miglio, fin dai primi mesi del ministero nel capoluogo sardo, ha dato un rinnovato impulso alla pastorale dei ragazzi e degli oratori nonché alla pastorale sociale e del lavoro, e ha compiuto la visita pastorale in tutto il territorio diocesano.
Terminato il suo mandato, ha deciso di continuare a dimorare a Cagliari, dunque, nella città di cui è arcivescovo emerito. Negli ultimi due anni ha potuto mettere a disposizione le proprie competenze nell’apostolato biblico che si concretizza anche nel servizio di guida dei pellegrinaggi in Terra santa. Inoltre, ha assolto dei servizi a Roma, affidatigli personalmente da papa Francesco.