Con il canto dei vespri solenni, presso la Basilica cittadina intitolata al patrono di Cagliari San Saturnino, sono entrati nel vivo i festeggiamenti in onore del Martire. La celebrazione, presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe Baturi, nel giorno della vigilia, è stata caratterizzata dal tradizionale Messaggio alla città.
I temi sviluppati dall’Arcivescovo sono stati essenzialmente tre: un pensiero ai tanti conflitti in corso in diverse parti del mondo, il cammino pastorale diocesano con particolare riferimento ai giovani e alla speranza di cambiamento, e la proposta di riprendere anche a Cagliari la grande intuizione di papa Francesco, relativa alla costruzione di un Patto o Alleanza educativa.
«La festa del nostro San Saturnino – afferma – patrono di questa cara Città di Cagliari, si svolge in un momento di grave tensione globale di natura politica e militare. Direi anche, e soprattutto, morale. Da venti giorni, l’attenzione di tutti è polarizzata sulla Palestina, la nostra Terra Santa, accesa da un fuoco di morte e distruzione che non risparmia neanche i neonati. (…) Convocando l’ora di preghiera dello scorso 27 ottobre, papa Francesco ha gridato: “Tacciano le armi! La guerra cancella il futuro”. San Saturnino, giovane morto a motivo della fede a seguito di un irrazionale oscuramento di massa, ci esorta a prendere una sola parte, quella della pace, della tutela della vita e della dignità degli uomini nonché della libertà dei popoli.»
Monsignor Giuseppe Baturi ha poi invitato ciascuno a far proprie le parole del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che sottolinea «avere il coraggio dell’amore e della pace qui, oggi, significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del nostro cuore, dei nostri discorsi, del nostro pensare». Il Messaggio dell’arcivescovo prosegue inoltre citando il cammino pastorale diocesano. «La Chiesa di Cagliari – dettaglia – ha deciso di orientare il proprio cammino pastorale mettendo a tema in particolare la responsabilità educativa nei riguardi dei bambini, ragazzi e giovani. È bene ribadire la profonda convinzione che l’educazione dei giovani è la più potente forza di trasformazione del mondo, per la sua umanizzazione, per rompere i determinismi e fatalismi con cui si impone la logica dell’odio. La nostra convinzione, che attingiamo dalla fede nel Signore Crocifisso e risorto, testimoniato dal giovane Saturnino, è che il mondo può cambiare».
Il terzo punto del Messaggio approfondisce particolarmente i temi legati alla sfida educativa e la valorizzazione dei giovani, a iniziare dall’invito di papa Francesco. «Mi pare giunto il momento – spiega Giuseppe Baturi – di riprendere anche a Cagliari la grande intuizione di papa Francesco di un Patto o Alleanza educativa, perché tutti gli attori sociali della città possano considerare prioritari l’educazione e la formazione, in modo che i giovani diventino costruttori e protagonisti diretti del bene comune e della pace. Occorre mettere in gioco un concetto di educazione che abbracci l’ampia gamma di esperienze di vita e consenta ai giovani di sviluppare la loro personalità nel dialogo con gli altri.»
Domani, giorno della festa in cui si ricorda il martirio, con partenza alle 10.00 dalla Cattedrale, è in programma la processione con le reliquie del martire che, attraversando alcune vie cittadine, arriverà nella Basilica dedicata al giovane Santo dove, alle 11.00, inizierà la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo.
Sempre domani, alle ore 19.00, presso la medesima Basilica, è previsto il concertodiretto dal maestro Stefania Pineider, che eseguirà la Passio Beatissimi Saturnini, opera musicale del maestro Vittorio Montis, su testo e traduzione a cura di don Giorgio Mameli.
Tutte le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo sono trasmesse in diretta video sui canali social della Diocesi e su Radio Kalaritana.