La Santa riportata nella teca rappresenta un ex voto, in segno di ringraziamento offerto a Santa Lucia da Raffaele Basciu (1911-1999) il quale raccontò che in occasione della prima Guerra Mondiale, reclutato soldato in Africa, venne colpito da un proiettile in pieno torace, vicino al cuore e le speranze di rimanere in vita furono ben poche data la gravità della ferita.
E’ in questa situazione di grande disperazione che Raffaele Basciu invocò la Santa, alla quale era devotissimo sin da bambino, affinché gli salvasse la vita e in quella circostanza, fece una promessa alla Santa, che se avesse fatto ritorno a casa vivo, avrebbe realizzato un voto da offrirle.
Così accadde che, intorno agli anni 1975, Raffaele vide nella parrocchia di Monastir la Santa che si trova attualmente nella teca, destinata ad essere bruciata, in quanto considerata inutilizzabile, dall’allora parroco.
E’ di quel tempo che voci raccontano che in passato la statua di Santa Lucia, sia stata oggetto di scherno da parte di balordi, i quali addirittura la deturparono con degli spari.
E’ a quel punto che Raffaele Basciu chiese al parroco di salvarla dal fuoco, con il fine di restaurarla, ridarle vita ed adempiere così alla sua promessa.
A tal proposito, pensò fosse doveroso erigere una struttura per renderle omaggio e la custodisse in maniera più appropriata, ovvero dentro il terreno attiguo alla Chiesa campestre a Lei dedicata, risalente al XIII secolo.
Per poter realizzare tale impresa, si rese necessario il benestare del professor Giovanni Lilliu (1914-2012), all’epoca archeologo della soprintendenza dei Beni Culturali di Cagliari, il quale gli concesse anche l’opportunità di prendersi cura del terreno che circondava la Chiesa campestre.
L’opera venne ultimata nel 1979 ed oggi custodisce la Santa.
La base portante è costituita da “pietre vive” che vennero raccolte da Raffaele Basciu con l’aiuto di un suo amico muratore, Zebedeo Soddu, raccolte una per una nei campi circostanti e divenne il luogo permanente nel quale ospitare la Santa, innanzi alla Chiesa, a Lei dedicata.
Il primo restauro della Santa fu eseguito nel 1979 da Maria Assunta Mereu, che ha effettuato un ulteriore restauro nel 1999, mentre l’ultimo si è concluso nel mese di agosto 2020, eseguito da Tiziano Lussu.
E’ doveroso sottolineare che l’ultimo aggiornamento è stato seguito dai familiari di Raffaele Basciu, previa approvazione del parroco della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo, don Bruno Ibba.
Armando Cusa