«La violenza non ha mai alcuna giustificazione e non deve mai sostituirsi al confronto democratico e civile, anche appassionato, di una comunità. Come amministrazione comunale condanniamo questo atto intimidatorio che tende a minare la serenità dei cittadini di Torpè.»
È il primo commento a caldo del sindaco di Torpè, Martino Sanna, accorso stasera nell’area alla periferia del centro abitato dove si trova il depuratore del paese, colpito intorno alle 20.00 da un attentato dinamitardo. Sul muro anche una scritta che fa riferimento al progetto di costruzione del deposito del gas, che ha animato il dibattito delle ultime settimane nel centro baroniese. Un progetto su cui è stata espressa contrarietà dall’intero consiglio comunale, da un comitato di residenti e da tanti abitanti.
«Ci appelliamo al buon senso dei nostri concittadini affinché proprio in questo momento difficile non ci si divida e non si perda la lucidità necessaria per isolare gli autori di questo gesto vile che fa male a tutta Torpè. Più volte e in diverse sedi – ha proseguito Martino Sanna – avevamo manifestato alle istituzioni regionali e nazionali la nostra preoccupazione su un clima difficile che stava montando in paese. Un clima dovuto a un problema che la comunità aveva legittimamente sollevato e per il quale avevamo chiesto e richiediamo, con ancora più forza, una rapida soluzione», ha concluso il sindaco.