È stato quantificato in oltre 10mila euro a ettaro il costo per la collettività causato dagli incendi in un’estate 2021 da bollino rosso, con boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che sono arrivate anche a lambire le città.
A stimarlo è stata Coldiretti Nord Sardegna in una giornata, quella di ieri, caratterizzata da alcuni roghi che hanno interessato le campagne della Gallura, in modo particolare Calangianus, Olbia e Loiri Porto San Paolo.
«Oltre ai danni ambientali chi ancora una volta sta pagando il prezzo più salato sono le aziende agricole – sottolinea il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti – esposte in prima linea pure a questa calamità. Una calamità che costa e che spesso, come sta avvenendo in questi giorni in Gallura, è reiterata per alcune aziende agricole che ogni anno devono fare i conti con gli incendi.»
«È chiaro che sono necessari degli interventi per lenire le ennesime grosse perdite contingenti delle aziende agricole così come interventi di prevenzione – ribadisce il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu -. Abbiamo per questo chiesto alla Regione l’attivazione di una task force per effettuare la conta dei danni formale che possa permettere di conoscere l’entità delle perdite e la conseguente attivazione della misura prevista dal Psr con la sottomisura 5.2.1, per garantire in tempi brevissimi il ripristino dei danni e la ripresa ordinaria dell’attività agricola. Così come, soprattutto per la tutela del patrimonio boschivo, abbiamo chiesto l’innalzamento dei limiti di pascolamento nelle superfici forestali che oggi sono molto bassi con sole 3 pecore ad ettaro.»
A stimarlo è stata Coldiretti Nord Sardegna in una giornata, quella di ieri, caratterizzata da alcuni roghi che hanno interessato le campagne della Gallura, in modo particolare Calangianus, Olbia e Loiri Porto San Paolo.
«Oltre ai danni ambientali chi ancora una volta sta pagando il prezzo più salato sono le aziende agricole – sottolinea il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti – esposte in prima linea pure a questa calamità. Una calamità che costa e che spesso, come sta avvenendo in questi giorni in Gallura, è reiterata per alcune aziende agricole che ogni anno devono fare i conti con gli incendi.»
«È chiaro che sono necessari degli interventi per lenire le ennesime grosse perdite contingenti delle aziende agricole così come interventi di prevenzione – ribadisce il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu -. Abbiamo per questo chiesto alla Regione l’attivazione di una task force per effettuare la conta dei danni formale che possa permettere di conoscere l’entità delle perdite e la conseguente attivazione della misura prevista dal Psr con la sottomisura 5.2.1, per garantire in tempi brevissimi il ripristino dei danni e la ripresa ordinaria dell’attività agricola. Così come, soprattutto per la tutela del patrimonio boschivo, abbiamo chiesto l’innalzamento dei limiti di pascolamento nelle superfici forestali che oggi sono molto bassi con sole 3 pecore ad ettaro.»
Antonio Caria