«Il Coronavirus non ferma i criminali informatici, che non si fanno scrupoli ad approfittare del rischio di epidemia in corso per architettare nuove e insidiose frodi informatiche.»
Confartigianato Imprese Sardegna lancia l’allarme per le mail, gli sms e i messaggi whatsapp truffa che, da qualche giorno, stanno arrivando anche alle imprese dell’Isola attraverso tutti i sistemi elettronici di comunicazione: un vero e proprio “bombardamento” che sta creando seri problemi a tante attività produttive.
«Stiamo ricevendo decine e decine di segnalazioni, da parte delle aziende, di arrivo di questi messaggi in cui si chiede di aprire allegati contenenti informazioni sulla sicurezza connessa al Coronavirus – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e, purtroppo, qualcuno ci è già cascato, credendo fosse una comunicazione importante. Invece è una truffa che danneggia pc, smartphone e tutti i device.»
Infatti, in questi giorni il servizio Polizia postale e delle Comunicazioni ha allertato le Associazioni di Categoria e gli enti pubblici e privati in merito alla diffusione queste trappole che utilizzano il tema del Coronavirus per catturare l’attenzione dei destinatari.
Si tratta in particolare di:
– un messaggio di posta elettronica, inviato anche tramite whatsapp, che invita ad aprire un file dal nome: CoronaVirusSafetyMeasures.pdf. La sua reale estensione non è PDF ma si tratta di un file eseguibile.exe che comporta il download di contenuti spazzatura e che una volta installato consente la gestione da remoto
del computer o dello smartphone di chi ha aperto il file (Virus RAT);
– un messaggio di posta elettronica che invita i destinatari ad aprire un file formato DOC, nel quale sono riportate alcune precauzioni volte ad evitare il contagio da Covid-19, a firma della dottoressa Penelope Marchetti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un malware della famiglia “Ostap” che cattura i dati sensibili dell’utilizzatore inoltrandoli agli autori della frode.
A seguito dell’inconsapevole click da parte l’ignara vittima sull’allegato malevolo, questo pericoloso virus si installa rapidamente, consentendo agli hacker di assumere il pieno controllo del dispositivo attaccato, spiando i comportamenti della vittima, rubando dati sensibili e credenziali riservate, nonché, addirittura, assumendo il controllo della macchina attaccata in maniera assolutamente “invisibile”.
Confartigianato Sardegna sottolinea come, in ogni caso e senza soluzione di continuità, il “Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni” vigili con particolare attenzione alla ricerca delle minacce informatiche disseminate su tutta la rete, che sfruttano il momento di comprensibile disorientamento e fragilità nella
cittadinanza, conseguente alla diffusione del Covid-19.
«Purtroppo, questi criminali agiscono sullo stato di agitazione emotiva in chi riceve i messaggi – conclude Antonio Matzutzi – il nostro consiglio è di verificare l’esatta provenienza delle comunicazioni e di non aprire, o di essere molto cauti, con gli allegati che possono nascondere programmi virus.»
Confartigianato Sardegna, riprendendo le indicazioni della Polizia Postale, invita a diffidare da questi e da simili messaggi, evitando accuratamente di aprire gli allegati che essi contengono. Per richiedere ulteriori informazioni, le aziende possono utilizzare il servizio che la Polizia di Stato mette a disposizione, raggiungibile
all’indirizzo www.commissariatodips.it .