In questi ultimi due giorni il Commissariato di P.S. Quartu Sant’Elena ha svolto un’intensa attività di prevenzione e contrasto ai reati commessi in ambito famigliare, intervenendo in due distinti episodi di maltrattamenti in famiglia.
Nella tarda serata di ieri è pervenuta una richiesta di aiuto sulla linea 113 da parte un padre, perché vittima di aggressione da parte della figlia convivente.
Il tempestivo intervento degli agenti della Squadra volante del Commissariato di P.S. di Quartu Sant’Elena ha interrotto l’azione violenta della donna, trovata in uno stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanze alcoliche.
La stessa, in preda ad un folle stato d’ira aveva rotto numerosi suppellettili, indirizzando la sua rabbia soprattutto verso il padre. I poliziotti hanno accertato che questo era solo l’ultimo episodio di una serie di continue angherie subite negli ultimi anni e più volte denunciate, sempre accompagnate da aggressioni fisiche, insulti e minacce di morte.
La donna è stata arrestata per il reato di maltrattamenti in famiglia ed è stata accompagnata presso la Casa Circondariale di Uta.
Analogo episodio si è verificato la sera del 2 giugno, quando a chiedere aiuto alla Polizia è stata una madre, vittima di aggressione da parte della figlia minore.
Anche in questo contesto, l’intervento dei poliziotti ha scongiurato più gravi conseguenze.
La richiesta, giunta direttamente al Commissariato di PS di Quartu Sant’Elena, era stata fatta dagli stessi familiari e quando gli agenti hanno fatto il loro ingresso nell’abitazione la lite era ancora in atto, trovando la ragazza in preda ad uno stato d’ira e, per nulla turbata dalla presenza dei poliziotti, ha continuato la sua azione aggressiva e violenta nei confronti della madre, fino a quando gli operatori sono riusciti finalmente a bloccarla.
La madre ed una familiare lì presente, mostravano ancora i segni della violenza subita, per le quali si è reso necessario l’intervento del personale medico.
La giovane è stata deferita all’Autorità giudiziaria per i Minorenni per il reato di maltrattamenti in famiglia.