«Dopo gli ultimi massicci arrivi tra lo scorso 30 giugno e primo luglio, circa novanta in meno di un giorno, recentemente altri otto immigrati clandestini di nazionalità algerina sono stati rintracciati dai carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu nei pressi del litorale di Sant’Antioco, segno che il pericoloso fenomeno dei cosiddetti “sbarchi fantasma” è ormai fuori da ogni controllo.»
A pronunciare queste parole è stato il coordinatore regionale e deputato della Lega, Eugenio Zoffili, che ha presentato un’interrogazione ai ministri degli Esteri, della Salute e dell’Interno.
«In quest’ultimo caso – aggiunge Eugenio Zoffili – gli immigrati, giunti a bordo di un barchino in legno trovato abbandonato vicino alla scogliera, sono stati poi intercettati nel cuore della notte vicino alla località di Maladroxia dagli agenti delle forze dell’ordine, che, nonostante la carenza di organico e i gravi rischi sanitari a cui sono esposti, con grande impegno quotidianamente presidiano il territorio, ed infine trasferiti al centro di prima accoglienza di Monastir, dove purtroppo è sempre più difficile gestire la sicurezza come dimostrano le recenti evasioni. Per questo da tempo come Lega chiediamo che il Governo si impegni a rafforzare i presidi sardi e a contrastare questo pericoloso flusso migratorio illegale che mette a repentaglio non solo la salute e la sicurezza dei cittadini sardi, ma in questa particolare stagione rischia di pregiudicare ancora di più la già compromessa stagione turistica.»
«Purtroppo – conclude Eugenio Zoffili – le nostre passate richieste di intervento sono state completamente ignorate, tanto che in sfregio alle più basilari regole di collaborazione istituzionale, le interrogazioni già presentate non hanno nemmeno avuto risposta. Ma questo certo non ci scoraggia dal continuare a dar voce alla richiesta di cittadini e forze dell’ordine che hanno diritto a vivere in sicurezza e senza più l’umiliazione costante di vedersi ignorati da un Governo che riesce a essere ancora più invisibile e “fantasma” degli sbarchi dei clandestini dall’Algeria.»
Antonio Caria