Durante un servizio di pattugliamento per la tutela della costa di Arbus, nella mattinata di domenica, una pattuglia della Stazione Forestale di Guspini ha notato un movimento insolito nella macchia mediterranea, al confine con il Poligono di Capo Frasca. Avvicinandosi per un controllo, i forestali hanno individuato un daino maschio in evidente difficoltà: l’animale era rimasto impigliato con le corna in un groviglio di materiali, tra cui filo spinato, corde e alcune nasse da pesca, verosimilmente abbandonate nei pressi dello stagno di Marceddì.
Le condizioni del daino facevano presumere che la trappola accidentale lo trattenesse da almeno un giorno: erano infatti evidenti i segni dei numerosi tentativi di liberazione ei sintomi di forte stress fisico.
Considerata l’urgenza di intervenire per evitare ulteriori sofferenze all’animale e l’impossibilità di disporre tempestivamente del veterinario competente per la somministrazione di un narcotico, i Forestali hanno deciso di procedere direttamente alla liberazione. Dopo aver immobilizzato temporaneamente l’esemplare dalle zampe posteriori, hanno rimosso con cautela i materiali attorcigliati attorno al palco, utilizzando le cesoie in dotazione.
L’operazione si è conclusa con successo intorno alle 10.30: il daino, accertato il buono stato generale, si è allontanato autonomamente, tornando libero nel suo habitat.
Determinante per la buona riuscita dell’intervento è stata anche la collaborazione del Comando del Poligono NATO di Capo Frasca, che ha autorizzato l’accesso all’area.