«L’incendio nell’agro di Siligo, oggi, poteva essere un disastro di dimensioni catastrofiche per il nostro territorio. 30 anni esatti dall’ultimo terrificante incendio che sconvolse parte del Meilogu e oltre, ma evidentemente non abbiamo abbastanza memoria. È stato sconvolgente ricevere la telefonata della Centrale operativa della Protezione civile che laconicamente mi diceva: “sindaco, mi dispiace, c’è un brutto incendio boschivo sotto Montesanto”, Sono rimasto pietrificato per qualche secondo, poi le operazioni di spegnimento, 2 elicotteri, 1 super puma, 1 canadair, oltre 30 persone a terra tra forestali, barracelli, protezione civile, vigili del fuoco e volontari, che ringrazio di cuore, a nome mio, dell’amministrazione comunale e della comunità di Siligo.»
Inizia così lo sfogo del sindaco, Giovanni Porcheddu, che aggiunge: «I proprietari degli oliveti, delle vigne, delle case e dei terreni pascolativi quasi in lacrime, il lavoro di anni andato in fumo in un pomeriggio d’estate, senza motivo, almeno apparente, se non nella testa del criminale che ha appiccato il fuoco».
Antonio Caria