«Apprendo con stupore e dispiacere della rinuncia da parte dei 3 nuovi direttori penitenziari. Stiamo assistendo a una situazione assurda, quella che vede oggi 3 direttori su 6 appena incaricati rinunciare al ruolo. Non è accettabile che tutto il lavoro debba ricadere sul direttore Porcu e la direttrice Milanesi, tantomeno può essere accettato che chi partecipa ad un bando non assuma poi l’incarico. Auspico che venga raccolto l’appello di Maria Grazia Caligaris attenta conoscitrice delle carceri Sarde che rivolge ai parlamentari sardi affinché si facciano concorsi regionali dato che nessuno vuole rimanere nell’isola. Evidentemente data la situazione è necessario che vi sia un obbligo che impegni i direttori a rimanere presso le sedi scelte per almeno due anni. Non si può continuare a chiedere ai pochi direttori presenti di fare avanti e indietro nel vasto territorio dell’isola a gestire 10 istituti di pena. Una situazione di questo tipo si ripercuote sia per chi deve scontare una pena sia per tutta la comunità penitenziaria ormai sofferente e abbandonata da troppo tempo.»
Lo ha detto Irene Testa, Garante regionale delle persone private della libertà personale della Sardegna.