Un 35enne di San Gavino Monreale ha denunciato la propria ex fidanzata per avergli rubato un telefonino IPhone 11 P/MAX donato l’anno scorso, in tempi di felicità, alla propria fidanzata allora 18enne. La storia era apparsa da subito strana ai carabinieri della locale Stazione, che non si sono limitati a trasmettere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari la versione dell’uomo, ma hanno compiuto alcuni accertamenti. Da tali attività investigative è emerso che quel cellulare è sempre stato in uso alla ragazza con un’unica SIM e che, nel punto vendita nel quale venne acquistato, la ragazza versò un anticipo, mentre l’allora fidanzato si sobbarcò alcune rate quale evidente grazioso donativo. Che poi egli abbia cambiato idea a proposito dell’opportunità di continuare a pagare il dono fatto all’allora anima gemella, questo rileva poco giuridicamente. Quel che conta è il contratto col quale egli si è impegnato a pagare le rate, tutto il resto è gossip, dietrologia, ma produce anche un reato, perché denunciare cose false, al di là della simulazione di reato, potrebbe anche integrare il delitto di calunnia, punito pesantemente dal codice penale, per cui al danno economico di un dono inopportuno col senno di poi, e comunque costoso, potrebbe aggiungersi quello di un brutto procedimento penale, nel quale la ricostruzione dei fatti appare essere molto chiara.