Questa mattina, gli agenti forestali della Base navale di Arbatax, coadiuvati dal personale in forza al reparto dei vigili del fuoco di Lanusei e dalla dott.ssa Angela Scattu, medico veterinario convenzionato con la provincia di Nuoro per il soccorso alla fauna selvatica ferita, sono intervenuti nel centro abitato di Arbatax per soccorrere un muflone.
L’esemplare aveva la zampa posteriore sinistra conficcata in una ringhiera in ferro che aveva tentato di saltare. L’animale, ferito e molto provato, è stato liberato e trasportato nell’ambulatorio della dott.ssa Angela Scattu, la quale ha provveduto a prestare le prime cure per arrestare l’emorragia dovuta alla ferita.
Appena le sue condizioni di salute lo consentiranno, il muflone sarà trasferito presso il Centro Forestas per l’allevamento e il recupero della fauna selvatica di Monastir per la terapia riabilitativa e successiva restituzione alla sua colonia di appartenenza.
La presenza di questa colonia, che a seguito della pandemia ha allargato il suo areale anche all’interno della frazione di Arbatax, sta generando malcontento tra gli abitanti del luogo, in quanto spesso i mufloni danneggiano i giardini, gli alberi da frutto, saltano addirittura sulle imbarcazioni e, non di rado, durante le corse, anche sui veicoli. Il problema dei mufloni di Arbatax è stato recentemente affrontato dal CFVA, dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente e dall’Agenzia Forestas. E’ già stato stilato un protocollo d’intervento che prevede la cattura degli esemplari, il monitoraggio della purezza genetica di appartenenza alla specie (Ovis gmelini musimon) e la loro liberazione in altri contesti territoriali dell’isola.
Il Corpo forestale ricorda che le popolazioni di muflone presenti nell’isola sono considerate fauna selvatica a tutti gli effetti e, pertanto, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della Legge regionale 29 luglio 1998, n. 23, costituiscono bene ambientale della Regione e sono tutelate, unitamente al loro habitat naturale, nell’interesse generale della comunità regionale, nazionale e internazionale.
L’esemplare aveva la zampa posteriore sinistra conficcata in una ringhiera in ferro che aveva tentato di saltare. L’animale, ferito e molto provato, è stato liberato e trasportato nell’ambulatorio della dott.ssa Angela Scattu, la quale ha provveduto a prestare le prime cure per arrestare l’emorragia dovuta alla ferita.
Appena le sue condizioni di salute lo consentiranno, il muflone sarà trasferito presso il Centro Forestas per l’allevamento e il recupero della fauna selvatica di Monastir per la terapia riabilitativa e successiva restituzione alla sua colonia di appartenenza.
La presenza di questa colonia, che a seguito della pandemia ha allargato il suo areale anche all’interno della frazione di Arbatax, sta generando malcontento tra gli abitanti del luogo, in quanto spesso i mufloni danneggiano i giardini, gli alberi da frutto, saltano addirittura sulle imbarcazioni e, non di rado, durante le corse, anche sui veicoli. Il problema dei mufloni di Arbatax è stato recentemente affrontato dal CFVA, dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente e dall’Agenzia Forestas. E’ già stato stilato un protocollo d’intervento che prevede la cattura degli esemplari, il monitoraggio della purezza genetica di appartenenza alla specie (Ovis gmelini musimon) e la loro liberazione in altri contesti territoriali dell’isola.
Il Corpo forestale ricorda che le popolazioni di muflone presenti nell’isola sono considerate fauna selvatica a tutti gli effetti e, pertanto, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della Legge regionale 29 luglio 1998, n. 23, costituiscono bene ambientale della Regione e sono tutelate, unitamente al loro habitat naturale, nell’interesse generale della comunità regionale, nazionale e internazionale.