Éntula – festival letterario diffuso con la Sardegna, ideato e organizzato dall’associazione Lìberos, prosegue a vele spiegate e la prossima settimana fa il bis, ospitando due scrittori cagliaritani habitué della rassegna: Ciro Auriemma, giovedì 3 giugno, e Carla Fiorentino, venerdì 4 giugno, entrambi alle ore 18.30 al chiosco Fico d’India del Poetto di Cagliari.
Auriemma, già protagonista dell’inaugurazione online di questa edizione, presenta Il vento ci porterà (Piemme), storia d’amore ostacolata dall’odio ma anche romanzo di formazione al femminile. Fascismo e antifascismo, Nùoro arcaica e Spagna rivoluzionaria si mescolano con raffinata maestria per restituire al lettore il fedele contesto nel quale si svolgono le vicende della protagonista, Anne Marie Corbu. Prima bambina, poi adulta, subisce fin dalla tenera età le soffocanti apprensioni della sua famiglia, poi sperimenta la potenza dell’amor fou per Elia Cualbu, intralciato però dalla divisa di un altro colore e, ancora, assapora il senso di ribellione e di libertà. Morirà tre volte e altrettante risorgerà. Con uno stile asciutto e diretto, Auriemma ci trascina verso luoghi ameni come una carezza e dolorosi come pugni allo stomaco, proiettandoci lontano nel tempo eppure mai così vicino.
Ciro Auriemma vive a Cagliari dove è autore di romanzi per le edizioni e/o, Rizzoli e Piemme, tra cui il caso editoriale Perdas de fogu (Edizioni e/o, 2008) firmato a più mani, e di racconti per alcuni quotidiani e periodici. Inoltre collabora in qualità di lettore e editor con alcune agenzie letterarie e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. È direttore artistico del festival Maremè di Siniscola e tiene la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da 4 soldi” su Book Advisor.
A dialogare con lui, lo psicologo e docente di Psicologia sociale e di Inclusione delle diversità Renato Troffa: cagliaritano, scrittore anche lui, oltre ad aver partecipato a Perdas de fogu, nel 2010 ha firmato proprio con Auriemma il romanzo Piove Deserto (DeA Planeta).
Di tutt’altro tenore è l’appuntamento del 4 giugno con Fiorentino, il cui libro Forty. Viaggio semiserio nei superpoteri dei quarantenni (Fandango) esce nelle librerie giusto il giorno prima. Fin dal titolo, gli intenti del suo lavoro: riflettere col sorriso sui cambiamenti della vita dai quarant’anni in su. Giocando infatti sull’assonanza dell’inglese Forty, 40, con l’aggettivo italiano forti, l’autrice propone una riflessione brillante e divertente sui quarantenni di oggi – anche attingendo dal mondo della cultura – attribuendo loro poteri fino a quel momento inimmaginabili. Alcuni esempi? Un saggio menefreghismo, acquisti ossessivi e compulsivi sul web, camminate per fronteggiare i primi acciacchi e persino il sesso goduto finalmente senza ansia da prestazione. Tutte riflessioni nate in realtà nel 2019, allo scoccare dei suoi primi quarant’anni, e racchiuse nei podcast da cui il libro ha tratto ispirazione.
Carla Fiorentino, cagliaritana fino ai 19 anni e poi romana d’adozione, dove si laurea in Sociologia della Letteratura e inizia il suo viaggio nel mondo editoriale: esordisce nel 2018 con Che cosa fanno i cucù nelle mezz’ore cui segue nel 2020 I tonni non nuotano in scatola (entrambi Fandango). Nel 2020 ha realizzato il podcast Forty per Emons Record di cui, da quest’anno, è direttrice editoriale.
Con lei Nicola Muscas, giornalista cagliaritano, da pochi mesi al suo esordio nella letteratura col frizzante “Isla bonita. Amori, bugie e colpi di tacco” (66thand2nd editore).