Gonnosnò visto con gli occhi di una donna è l’obiettivo della giovane fotografa Ambra Iride Sechi che inaugurerà la sua mostra di fotografie sabato 11 settembre alle 17.00, nella corte del museo comunale, in via Funtana Susu numero 2, all’angolo con il Corso Umberto, a Gonnosnò.
L’esposizione, che sarà visitabile sino al 7 novembre, fa parte del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”, portato avanti dall’associazione culturale “Su Palatu Fotografia” con il sostegno del Consorzio Turistico “Due Giare”.
«Così prosegue il nostro racconto del territorio del nostro Consorzio anche attraverso la fotografia – ha sottolineato il presidente delle Due Giare, Lino Zedda -. Riteniamo che ogni strumento di comunicazione possa servire a motivare il visitatore a scegliere di spostarsi in Marmilla. E anche quest’anno i lavori dei giovani fotografi ci stanno aiutando a mettere in luce aspetti e sfumature poco conosciute dei nostri paesi.»
«Sono arrivata una mattina di fine giugno – ha dichiarato la fotografa -. Erano i giorni del solstizio, in cui il primo sole estivo disegnava le strade con luce calda e brillante. Nel periodo trascorso in residenza ho esplorato il territorio facendomi guidare da ciò che catturava il mio sguardo: dal piacere di errare, alla deriva, immersa tra i segni del passato e del presente, alla ricerca di piccole epifanie del quotidiano. Le persone incontrate durante il percorso sono state dei punti di riferimento fondamentali alla realizzazione del progetto. In particolare, ho cercato il confronto con le giovani generazioni, trovando grande fonte di ispirazione nei differenti modi di guardare al paese e al proprio futuro.»
L’esposizione, che sarà visitabile sino al 7 novembre, fa parte del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”, portato avanti dall’associazione culturale “Su Palatu Fotografia” con il sostegno del Consorzio Turistico “Due Giare”.
«Così prosegue il nostro racconto del territorio del nostro Consorzio anche attraverso la fotografia – ha sottolineato il presidente delle Due Giare, Lino Zedda -. Riteniamo che ogni strumento di comunicazione possa servire a motivare il visitatore a scegliere di spostarsi in Marmilla. E anche quest’anno i lavori dei giovani fotografi ci stanno aiutando a mettere in luce aspetti e sfumature poco conosciute dei nostri paesi.»
«Sono arrivata una mattina di fine giugno – ha dichiarato la fotografa -. Erano i giorni del solstizio, in cui il primo sole estivo disegnava le strade con luce calda e brillante. Nel periodo trascorso in residenza ho esplorato il territorio facendomi guidare da ciò che catturava il mio sguardo: dal piacere di errare, alla deriva, immersa tra i segni del passato e del presente, alla ricerca di piccole epifanie del quotidiano. Le persone incontrate durante il percorso sono state dei punti di riferimento fondamentali alla realizzazione del progetto. In particolare, ho cercato il confronto con le giovani generazioni, trovando grande fonte di ispirazione nei differenti modi di guardare al paese e al proprio futuro.»
Antonio Caria