L’accademico esperto, la scrittrice cagliaritana e il romanziere di lingua sarda si confrontano con leggerezza sulla scrittura in idioma regionale nello scenario complessivo del mondo editoriale sardo. Interessante iniziativa in programma per la mattinata di sabato 16 dicembre al Ghetto degli Ebrei in via Santa Croce a Cagliari. Maurizio Virdis, professore emerito di Filologia Romanza e di Linguistica Sarda, legge in chiave critica il romanzo di 478 pagine scritto interamente in sardo da Giuseppe Corongiu “S’intelligèntzia de Elias”, opera giudicata di un certo interesse. A Rossana Copez il compito di presentare e moderare. La matinée (dalle 11.00 alle 13.00) è promossa dall’editore Janus – La casa degli scrittori, dalla Coop Agorà e dall’Istituto Fernando Santi. “S’intelligèntzia de sa limba sarda“ è il titolo scelto che dà forma all’iniziativa, mentre la sostanza è un aperitivo letterario che di per sé solletica molto la curiosità degli appassionati e dei curiosi. Si va oltre la mera presentazione per fare un primo bilancio del romanzo contemporaneo in sardo, della sua circolazione e dell’intero settore della narrativa in lingua regionale. Intanto, perché il thriller politico di Giuseppe Corongiu (pubblicato nel maggio dello scorso anno dalla cagliaritana Janus), presentato dovunque in Sardegna con un tour promozionale interminabile con ancora numerose date in calendario per il 2024, ha ottenuto un risultato di vendite ragguardevole (raggiunte le mille copie in una regione nella quale l’opera in italiano dell’editore indipendente deve raggiungere le 2.000 per essere decretata di successo) e annuncia la sua terza ristampa in un mondo nel quale anche la maggior parte dei volumi in italiano si ferma molto prima.