Sono stati presentati i lavori del complesso nuragico che diventerà “parco comunale di Monte Carru”. Si conclude così una vicenda lunga e travagliata, iniziata alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, caratterizzata da dolori, fallimenti, abbandono ed incuria ma che finalmente rivede la luce in fondo al tunnel.
A scrivere il lieto fine è la Botticelli Immobiliare Srl che a luglio 2018 aveva rilevato la proprietà del complesso dopo l’ennesimo fallimento e l’ennesima asta giudiziaria, che ha messo sul piatto un investimento da circa 30 milioni di euro.
«Siamo fieri di aver contribuito a restituire alla comunità algherese un nuovo ed accogliente quartiere residenziale, un luogo immerso nel verde che si affaccia su Capo Caccia e in cui domina una tranquillità unica – fanno sapere dalla società -. Ma, soprattutto, siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto nelle aree verdi pubbliche, in cui abbiamo sovvenzionato la ricerca e gli scavi dei due nuraghi di Monte Carru. Oggi anche grazie al nostro impegno, alla successiva sinergia pubblico-privato e agli impegni che abbiamo seguito in maniera scrupolosa questo sito archeologico vede la luce ed è stato presentato alla collettività. Niente di tutto ciò però sarebbe stato possibile senza l’immenso lavoro svolto dagli esperti della Soprintendenza, dai nostri tecnici e le nostre maestranze che ringrazio davvero di cuore.»
I monumenti sono due, uno a est e uno ad ovest del quartiere residenziale in aree che sono già state cedute al comune di Alghero.
A seguire i lavori del sito nuragico sarà un gruppo di esperti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. La direzione scientifica è stata affidata al Gabriella Gasperetti, il responsabile dell’intervento è Mario Paddeu con la consulenza tecnico-scientifica a firma di Alessandra Lafragola e Luca Doro.Antonio Caria
«Siamo fieri di aver contribuito a restituire alla comunità algherese un nuovo ed accogliente quartiere residenziale, un luogo immerso nel verde che si affaccia su Capo Caccia e in cui domina una tranquillità unica – fanno sapere dalla società -. Ma, soprattutto, siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto nelle aree verdi pubbliche, in cui abbiamo sovvenzionato la ricerca e gli scavi dei due nuraghi di Monte Carru. Oggi anche grazie al nostro impegno, alla successiva sinergia pubblico-privato e agli impegni che abbiamo seguito in maniera scrupolosa questo sito archeologico vede la luce ed è stato presentato alla collettività. Niente di tutto ciò però sarebbe stato possibile senza l’immenso lavoro svolto dagli esperti della Soprintendenza, dai nostri tecnici e le nostre maestranze che ringrazio davvero di cuore.»
I monumenti sono due, uno a est e uno ad ovest del quartiere residenziale in aree che sono già state cedute al comune di Alghero.
A seguire i lavori del sito nuragico sarà un gruppo di esperti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. La direzione scientifica è stata affidata al Gabriella Gasperetti, il responsabile dell’intervento è Mario Paddeu con la consulenza tecnico-scientifica a firma di Alessandra Lafragola e Luca Doro.Antonio Caria