La cultura “del fare” e la rappresentazione della propria realtà è l’unico modo che abbiamo per essere nel mondo e per partecipare attivamente e da protagonisti, in modo costruttivo e da sardi, a questo momento storico di globalizzazione ed orientato nel dubbio “mito” universale di omologazione culturale. E la Fondazione Farris Tedde di Siniscola, nel proporre un concorso di idee da rivelare attraverso i talenti locali della Baronia, è ben consapevole delle potenzialità del territorio e della sua gente, dove la cultura può essere volano e moltiplicatore di socialità e di economia.
Ben ventisei rappresentanti delle diverse comunità – attraverso la pittura, la scultura, la ceramica, l’artigianato tessile, fiber art, letteratura e contributi video – hanno operato per creare, anzi costruire, un ponte di dialogo allargato ed interculturale all’insegna della dignità e qualità creativa locale. Insomma, un valido e ampio progetto di umanità con la propria identità.
Il concorso di idee “Incontro di Talenti” tra il Montalbo e il mare, giunto alla terza edizione e con il patrocinio del comune di Siniscola, attiva e coinvolge tantissimi creativi ed artisti in un progetto che è tappa, e non approdo!, perché si prospetta già un percorso ideale di sviluppo da consolidare nell’azione partecipata e di coinvolgimento della comunità, mettendone in circolo i contenuti.
Siniscola e la Baronia è conosciuta per il suo mare, ma è oltre e di più per il considerevole patrimonio di saperi; bisogna perciò – come fanno già le attive e vivaci associazioni locali – mettere a sistema le consistenti ricchezze materiali e immateriali, per proteggere l’identità locale tra innovazione e tradizione. Per valorizzare pienamente l’interezza del territorio, chiaramente a vocazione turistica, oso pensare che si debba superare l’idea improntata nella “monocultura della spiaggia” e fare concretamente turismo e attività con la cultura di specificità identitaria.
Determinanti opere di bellezza hanno sviluppato, con abilità e profondità di rappresentative analisi, le specificità storiche, culturali e linguistiche del territorio ed offerto stimoli di riflessione collettiva e stimolanti concettualità di crescita umana e sociale.
Le opere vincitrici sono state selezionate dall’autorevole giuria composta da Tonino Canu, Elena Catgiu, Giovanna Flori, Rosetta Murru e Monica Sotgiu. Il primo classificato è risultato Otello Darelli, con l’opera scultorea lignea “La collina dei pensieri”, che ha proposto una riflessione e stimolante sensibilizzazione sullo spopolamento e l’abbandono dei borghi antichi, ultimi baluardi e testimonianze silenti di vita semplice dalla profonda dimensione umana e con radicati valori comunitari; secondo premio ad Agostino Melis per la composizione, tridimensionale con la tecnica dell’assemblaggio e concezioni geometriche, titolata “Eden abbandonato”; terzo premio a “Giorno d’estate” di Francesco Mura, descrittivo quadretto lirico-letterario sulla bellezza e unicità di Siniscola.
Menzioni d’onore a Claudia Harenberg e Angelo Taras ed attestati speciali alle classi quinte elementari “Sa Sedda”, sezioni A e B delle insegnanti Rosaria Ortu, Giuseppina Muglia, Caterina Messina, per l’opera video “Sas Abenturas de Pinocchieddu”. L’organizzazione ha consegnato una pergamena ricordo dell’evento a tutti i partecipanti.
Le opere vagliate dalla qualificata giuria e soppesate con rigore a rappresentare la Baronia di Siniscola, sono fascinose idee creative di personalità ed eccellenza, e posseggono un quantum di umanità e identità; rappresentano il continuo sviluppo-movimento di mente- fantasia, manifestano la singolarità e le idealità concettuali di ciascun artista nella consapevolezza di essere ambasciatori culturali, di legami e valori, del meraviglioso territorio tra il Montalbo e il mare; propongono modernità creativa e coniugano il concetto identitario con il binomio di etica-estetica per rappresentare tutte le esperienze esistenziali umane ele potenzialità di sviluppo e promozione territoriale.
La serata, con la regia ed efficace coordinamento di Pietro Bellu, è stata inaugurata con i saluti di Angelo Farris, ideatore-presidente della Fondazione, e dalla vicepresidente Alessandra Contu che ha evidenziato le finalità operative e caratterizzanti la Farris-Tedde come luogo di incontro, di riferimento ed aggregazione socio-culturale.
A seguire, con carattere di convegno, gli interventi dell’architetto Ninni Pigozzi, estimatore e conoscitore del territorio sardo, che ha fornito elementi di riflessione umana e professionale sul come “mettere a valore” e tutelare l’unicità resistenziale dello spirito dei luoghi e dei paesaggi; Cristoforo Puddu ha trattato di memoria, storia, identità e sulla valenza “del fare” attraverso poesia ed arte; il giornalista e divulgatore linguistico Mauro Piredda, intervenendo in liera limba sarda, ha definito il significato profondo “de su talentu” e la metodologia di sviluppo e valorizzazione. Alla manifestazione ha portato il saluto l’artista Mimmo Bove, sostegno e attivo promotore del progresso artistico e creativo nel territorio della Baronia.
L’intrattenimento musicale, con caratterizzanti esibizioni in limba e in italiano, è stato offerto dalla giovanissima e sorprendente Valentina Lai; artista di eccellente personalità interpretativa ed originale vocalità che ha conquistato il plauso del numeroso pubblico presente nella capiente sala della Fondazione Farris Tedde.
Cristoforo Puddu