C’è soddisfazione a Cabras per il finanziamento di 12 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale a sostegno della valorizzazione del sistema Sinis-Terra di Mont’e Prama.
«Stiamo procedendo in perfetta sintonia con la Regione, il Ministero e il Comune. Abbiamo colto la sfida della realizzazione di una grande area archeologica e grazie ai fondi che sono in arrivo il sogno della Terra di Mont’e Prama sarà nei prossimi anni una realtà fruibile in tutti i suoi aspetti più affascinanti, compresi quelli ancora da scoprire», ha detto il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
Le risorse assegnate prevedono una ripartizione precisa, che non solo permetterà di investire sui siti di Mont’e Prama, Tharros e Torre di San Giovanni, Ipogeo e villaggio di San Salvatore e sulla struttura museale, per i quali sono stati destinati quasi 8 milioni di euro, ma daranno ampio spazio alle attività di ricerca scientifica e alla valorizzazione internazionale in collaborazione con il mondo della ricerca.
«Oggi si compie un passo decisivo nella programmazione dei beni culturali sardi che vede in Cabras e i suoi Giganti l’epicentro di un progetto allargato alla scala territoriale e regionale – ha aggiunto il sindaco, Andrea Abis -. Ciò per cui abbiamo gettato le basi con la firma dello Statuto assume ora un valore stabile e reale. Il finanziamento della Regione consentirà di procedere con un vasto programma di investimenti a tutto tondo sui siti e sul museo, dai programmi di scavo alle fasi di restauro.»
«Riusciremo a fare un grande lavoro promozionale – ha proseguito Anthony Muroni – e grazie a una ulteriore misura di quasi tre milioni di euro che l’assessorato regionale al Turismo ha di recente destinato per il settore turistico, la Fondazione si occuperà anche dell’organizzazione di fiere e convegni già a partire dal prossimo anno.»
«Il prezioso lavoro della Fondazione Mont’e Prama, impegnata in una seria opera di programmazione e pianificazione, la professionalità del Centro di Programmazione regionale che ha valutato in maniera positiva le proposte presentate facendole proprie e la piena fiducia accordata dalla Regione, hanno permesso di ottenere questo risultato eccezionale», ha concluso Andrea Abis.
«Attraverso la valorizzazione delle ricchezze archeologiche della nostra Isola, che rappresentano un quinto del patrimonio nazionale, possiamo attuare una piena e reale promozione del nostro territorio, contribuendo in maniera concreta allo sviluppo futuro della Sardegna – ha rimarcato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Puntiamo su investimenti ed infrastrutturazione del sito, ricerca, promozione del Sistema Sinis per amplificare la potenza di questo straordinario sito. Solo valorizzando la nostra Storia, che ci auguriamo possa essere riscritta alla luce di una nuova consapevolezza che prende coscienza degli errori passati, possiamo guardare al futuro con la serenità di chi ha restituito dignità a un’Isola e a un Popolo, pronti ad accogliere le nuove opportunità di crescita economica che da uno sviluppo sostenibile attento al territorio e alle nostre radici possono scaturire.»
«La Regione, con misure mirate e piani di intervento specifici, prosegue il percorso di valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale della Sardegna dimostrando attenzione massima per le ricchezze naturali dell’Isola e in questo caso per la terra dei Giganti – ha specificato l’assessore della Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino -. La Regione è impegnata su diversi fronti per garantire la visibilità internazionale e la connessione dei grandi attrattori d’area con le dinamiche di sviluppo locale e regionale, sia attraverso relazioni internazionali quali il progetto Heritage Tourism e l’accordo di collaborazione scientifica con l’Italian Academy della Columbia University di New York, sia con l’implementazione del progetto di sviluppo territoriale “Viaggio nella terra dei Giganti”, coprogettato con le parti istituzionale e socio economiche del territorio.»
«Stiamo procedendo in perfetta sintonia con la Regione, il Ministero e il Comune. Abbiamo colto la sfida della realizzazione di una grande area archeologica e grazie ai fondi che sono in arrivo il sogno della Terra di Mont’e Prama sarà nei prossimi anni una realtà fruibile in tutti i suoi aspetti più affascinanti, compresi quelli ancora da scoprire», ha detto il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
Le risorse assegnate prevedono una ripartizione precisa, che non solo permetterà di investire sui siti di Mont’e Prama, Tharros e Torre di San Giovanni, Ipogeo e villaggio di San Salvatore e sulla struttura museale, per i quali sono stati destinati quasi 8 milioni di euro, ma daranno ampio spazio alle attività di ricerca scientifica e alla valorizzazione internazionale in collaborazione con il mondo della ricerca.
«Oggi si compie un passo decisivo nella programmazione dei beni culturali sardi che vede in Cabras e i suoi Giganti l’epicentro di un progetto allargato alla scala territoriale e regionale – ha aggiunto il sindaco, Andrea Abis -. Ciò per cui abbiamo gettato le basi con la firma dello Statuto assume ora un valore stabile e reale. Il finanziamento della Regione consentirà di procedere con un vasto programma di investimenti a tutto tondo sui siti e sul museo, dai programmi di scavo alle fasi di restauro.»
«Riusciremo a fare un grande lavoro promozionale – ha proseguito Anthony Muroni – e grazie a una ulteriore misura di quasi tre milioni di euro che l’assessorato regionale al Turismo ha di recente destinato per il settore turistico, la Fondazione si occuperà anche dell’organizzazione di fiere e convegni già a partire dal prossimo anno.»
«Il prezioso lavoro della Fondazione Mont’e Prama, impegnata in una seria opera di programmazione e pianificazione, la professionalità del Centro di Programmazione regionale che ha valutato in maniera positiva le proposte presentate facendole proprie e la piena fiducia accordata dalla Regione, hanno permesso di ottenere questo risultato eccezionale», ha concluso Andrea Abis.
«Attraverso la valorizzazione delle ricchezze archeologiche della nostra Isola, che rappresentano un quinto del patrimonio nazionale, possiamo attuare una piena e reale promozione del nostro territorio, contribuendo in maniera concreta allo sviluppo futuro della Sardegna – ha rimarcato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Puntiamo su investimenti ed infrastrutturazione del sito, ricerca, promozione del Sistema Sinis per amplificare la potenza di questo straordinario sito. Solo valorizzando la nostra Storia, che ci auguriamo possa essere riscritta alla luce di una nuova consapevolezza che prende coscienza degli errori passati, possiamo guardare al futuro con la serenità di chi ha restituito dignità a un’Isola e a un Popolo, pronti ad accogliere le nuove opportunità di crescita economica che da uno sviluppo sostenibile attento al territorio e alle nostre radici possono scaturire.»
«La Regione, con misure mirate e piani di intervento specifici, prosegue il percorso di valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale della Sardegna dimostrando attenzione massima per le ricchezze naturali dell’Isola e in questo caso per la terra dei Giganti – ha specificato l’assessore della Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino -. La Regione è impegnata su diversi fronti per garantire la visibilità internazionale e la connessione dei grandi attrattori d’area con le dinamiche di sviluppo locale e regionale, sia attraverso relazioni internazionali quali il progetto Heritage Tourism e l’accordo di collaborazione scientifica con l’Italian Academy della Columbia University di New York, sia con l’implementazione del progetto di sviluppo territoriale “Viaggio nella terra dei Giganti”, coprogettato con le parti istituzionale e socio economiche del territorio.»
Antonio Caria